Nuove reclute per il Centro Sportivo Italiano

Crotone Attualità

Si è concluso domenica 13 Novembre 2011 il campus formativo del Centro Sportivo Italiano che ha visto partecipi i comitati provinciali di Crotone e di Catanzaro. Sono stati due i corsi di formazione attivati i quali sono stati rivolti ad aspiranti arbitri e aspiranti dirigenti sportivi. Gli incontri sono stati articolati in tre diversi giornate e presso i locali della parrocchia casa Nazharet di Stalettì e di Botricello. Di grande importanza la presenza del direttore della scuola nazionale di formazione del Centro Sportivo Italiano Vittorio Ferrero, del dirigente del CONI di Cosenza Giorgio Porro e del Giudice Regionale della sezione arbitrale Giovanni Ciacco i quali hanno coordinato e seguito con grande cura il gruppo composto da 40 ragazzi accomunati dal grande interesse nel voler conoscere e acquisire le regole fondamentali per diventare abili arbitri professionisti e abili dirigenti del Centro Sportivo Italiano. I corsi hanno dato la possibilità non solo di formare e avviare la crescita di nuovi arbitri CSI e dirigenti sportivi CSI, nonché educatori, ma hanno dato l'occasione, a chi ancora lontano dalla conoscenza del centro sportivo italiano, di comprendere la vera mission dell'ente di promozione sportiva quale è il CSI. Il CSI si pone l'obiettivo di educare attraverso lo sport, percorso arduo e ambizioso, che necessita della formazione di efficienti educatori sportivi in continuo aggiornamento. Chi opera in ambiente sportivo è in continua relazione con giovani atleti, il che obbliga non solo all' organizzazione, all'allenamento e all'arbitraggio delle loro giornate sportive, ma anche e soprattutto alla loro crescita individuale, educativa e relazionale. Il campus formativo si è rivelato anche uno speciale momento di socializzazione tra i vari partecipanti all'iniziativa, un momento di condivisione non solo di conoscenze inerenti agli argomenti trattati nei vari incontri, ma un puro momento di unione tra persone con differenti personalità ma accomunate dalla medesima concezione dell'uomo e dello sport. “In questo millennio caratterizzato da una crisi di valori e di quattrini, la cosa più importante è mantenere viva la speranza per il futuro: questo può essere fatto solo educando i giovani, i cittadini di domani, e lo sport è lo strumento ideale per svolgere questo compito e quindi per regalare speranza.”