Disse di voler uccidere magistrato, chiesto rito abbreviato
Sara' giudicato con il rito abbreviato, condizionato alla perizia psichiatrica, il cinquantacinquenne M.R., che lo scorso 23 dicembre si presento' nel tribunale di Catanzaro con un fucile in una busta dichiarando di volere uccidere il magistrato Vincenzo Capomolla. La richiesta del rito alternativo e' stata avanzata dal difensore dell'uomo, l'avvocato Piero Mancuso, e sara' affrontata nell'udienza del 22 marzo prossimo a Salerno, tribunale competente dal momento che nel fatto e' coinvolto un magistrato di Catanzaro. L'uomo era stato arrestato dai Carabinieri davanti al tribunale, dal momento che aveva con se' pezzi di fucile non assemblati in una busta e alcune cartucce necessarie, secondo quanto dichiarato dallo stesso, per colpire il sostituto procuratore. Il motivo dell'acredine nei confronti del magistrato era da ricercare nel suicidio del figlio del cinquantacinquenne, avvenuto nel 2007, e sul quale era stata aperta una inchiesta che non aveva portato risultati. L'imputato dovra' rispondere, tra l'altro, di minacce e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che di porto abusivo di arma da fuoco e danneggiamento aggravato per avere danneggiato un'autovettura di servizio della polizia municipale.