Merante, i cinque milioni di Scopelliti sono un sostegno alla società di calcio
“E’ francamente incomprensibile la polemica agitata dal centrosinistra rispetto all’impegno, assunto dal governatore Scopelliti, di reperire cinque milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio "Nicola Ceravolo". - Comunica una nota dell'assessore Giovanni Merante - Non si tratta di un annuncio volto a favorire un candidato a sindaco, ma di un investimento atteso da anni, e del quale gioverà l’intera città e tutta la regione, se si considera che in un impianto moderno e funzionale potranno essere finalmente ospitati eventi sportivi di rilievo nazionale e internazionale.
Pure nella volontà di evitare strumentalizzazioni – le altalenanti fortune del calcio rappresentano sempre una pericolosa scommessa per chi fa politica – non si può negare l’impegno della classe politica del centrodestra catanzarese per far risorgere il calcio a Catanzaro e dargli un futuro degno delle glorie del passato. E’ un dato storico, non una strumentalizzazione, l’impegno estivo dei vertici delle amministrazioni locali per convincere un grande imprenditore come Giuseppe Cosentino a rilevare una società di calcio fallita e destinata a scomparire dal panorama professionistico. I risultati del Catanzaro Calcio dimostrano che si era visto giusto, anche se è evidente che il merito è da attribuire alla serietà e alle capacità di Giuseppe Cosentino, che ha riportato l’entusiasmo in un ambiente sportivo che per anni ha subito soltanto pesanti umiliazioni. E’ ora doveroso che le istituzioni diano supporto e sostegno concreto alla nuova società, e ciò che il presidente Cosentino continua a chiedere è di poter disporre di uno stadio degno di questo nome.
Chi, come il sempre più deludente Salvatore Scalzo, ha rivolto pesanti critiche al governatore Scopelliti, forse ignora che il Catanzaro non dispone di un campo di allenamento, che gli spogliatoi sono ricavati in strutture prefabbricate e poco dignitose, che i giornalisti e gli operatori dell’informazione sono costretti a lavorare in condizioni precarie, stipati in un container, con le telecamere delle Tv che non riescono ad inquadrare l’intero campo da gioco e le conferenze stampa tenute sotto un tendone più volte distrutto dal vento. Condizioni inadeguate ad ospitare eventi sportivi di una certa rilevanza. E comunque le critiche vanno nella direzione contraria alla aspettative della cittadinanza. Senza dimenticare il danno economico, in termini di mancati incassi per la società, causato dall’inagibilità di un intero settore, i distinti, che costringe a restare a casa molti tifosi che non possono permettersi il costo di un biglietto di tribuna. - Conclude - Il rilancio del calcio catanzarese – con ciò che esso comporta in termini di immagine e di ritorno economico per la città, ma anche di opportunità per tanti giovanissimi calciatori locali – passa necessariamente per la ristrutturazione e l’adeguamento dello stadio Ceravolo. I cinque milioni promessi dal presidente Scopelliti non sono soldi sprecati per una ragione futile – come vuole far credere Salvatore Scalzo – ma rappresentano un investimento capace di dare un significativo ritorno di crescita economica e sociale per l’intera comunità”.