Cittanova commemora il brigadiere Rosario Iozzia
Nella mattinata di oggi 10 aprile 2012, a Cittanova, è stato ricordato il 25° anniversario dell’uccisione del V. Brig. Iozzia Rosario. Alle ore 10:30 è stata celebrata una S. Messa presso la Chiesa Matrice della città, officiata dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri Calabria, in memoria del Vice Brigadiere. Dopo la cerimonia religiosa sono stati deposti dei cuscini di fiori sulla lapide a memoria del militare, ubicata in contrada Petrara, luogo dove il militare è stato barbaramente ucciso. Alla cerimonia hanno preso parte la signora Sig.ra Anna Monaco (madre del Brig. Iozia), e i suoi familiari, il Tenente Colonnello Carlo Pieroni in rappresentanza del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, l’On.le Angela Napoli, il Presidente del Tribunale di Palmi Dott.ssa Arena, il Sindaco del Comune di Cittanova, tutte le altre autorità locali civili e militari, e rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dei militari in servizio alla Compagnia Carabinieri di Taurianova.
Ricostruzione dei fatti:
“… il 10 aprile 1987, alle ore 19.00 circa, nel comune di Cittanova, sulla strada provinciale che unisce quest’ultimo centro abitato a quello di Polistena, in località Petrara è stato ritrovato il cadavere del Vice Brigadiere Rosario Iozia raggiunto da colpi di fucile caricato a pallettoni.
Dalla ricostruzione dei fatti, si è stabilito che il Vice Brigadiere, poco prima, trovandosi libero dal servizio alla guida della propria autovettura, con direzione di marcia Cittanova Polistena, all’uscita di una curva, ha proseguito sul lungo rettilineo, notando alcuni individui attraversare un oliveto armati di fucili a canne mozze.
Il Vice Brigadiere Iozia, buon conoscitore di luoghi e persone della giurisdizione, intuendo l’anomalia che si è presentata ai suoi occhi, ha fermato la macchina lasciandola in moto e, benché solo, prontamente, impugnando la propria pistola d’ordinanza, ha iniziato l’inseguimento dei malviventi intimando l’alt e qualificandosi.
Quest’ultimi anziché ottemperare, altrettanto repentinamente, hanno alzato le canne dei fucili ad altezza uomo ed hanno iniziato a sparare, all’indirizzo del sottufficiale, due colpi di lupara lasciando al militare soltanto la possibilità di esplodere, contemporaneamente, un solo colpo con l’arma che impugnava.
Però, la disparità esistente tra le parti è stata fatale al Vice Brigadiere che, attinto da numerosi pallettoni, è caduto esanime al suolo. Poco dopo il corpo del sottufficiale è stato rinvenuto da un automobilista di passaggio che lo ha trasportato presso l’Ospedale civile di Polistena, ove è giunto cadavere.
Il Sottufficiale era giunto alla Stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto il 03.06.1985 e, dopo aver prestato servizio quale sottordine, per le doti e le qualità evidenziate, il 27 agosto successivo è stato trasferito, quale comandante, alla Squadriglia di Cittanova. Nel periodo in esame il vece Brigadiere Iozia si è distinto per le sue spiccate doti professionali e di carattere.
Nonostante la sua giovane età si è dimostrato persona seria, equilibrata e corretta in ogni sua azione, che ha improntato sempre il suo operato all’imparzialità ed alla rettitudine. In più occasioni, in coincidenza del verificarsi di gravi episodi delittuosi aveva fornito, puntualmente, il suo valido ed apprezzabile contributo.
Già distintosi in occasione di complesse indagini e servizi a lui devoluti, connessi al traffico della droga, il Comando della Legione Carabinieri di Catanzaro, in data 09.09.1986, lo ha menzionato su di un ordine del giorno per l’arresto di due giovani ed il sequestro di Kg. 1,850 di Marijuana.
Per il sequestro, ultimo della zona, di Angela Mittica, di Oppido Mamertina, ha offerto valido contributo talché era presente nella zona ove la giovane è stata liberata dai sequestratori perché vistisi preclusa ogni possibilità di fuga durante uno spostamento. A tal uopo vi è da dire che il mattino del 10.04.1987 il Sig. Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, in località Zomaro, centro dell’Aspromonte ed agro di Cittanova, consegnava nelle mani del Sottufficiale un premio per l’apporto offerto dalla Squadriglia di Cittanova, da lui comandata, al rilascio della giovane donna….”