Antonella Stasi: la crisi sta facendo pagare al Sud il prezzo più salato
"Questa crisi sta colpendo duramente e ad aggravare le difficoltà oggettive c’è un innegabile clima di sfiducia, verso le istituzioni, verso la politica, verso le banche, verso un sistema economico che negli ultimi anni si è dedicato maggiormente a fare finanza piuttosto che produrre ricchezza sui territori. Una recessione che rischia di trascinare tutti in un pantano dal quale risulterà difficile rialzarsi. - Comunica una nota stampa di Antonella Stasi - Ad un simile problema il Governo, la politica, le pubbliche istituzioni hanno il dovere di destinare tutte le proprie energie ed i propri sforzi; ognuno ha le proprie responsabilità, ognuno i propri percorsi che vanno seguiti.
Ciò che serve alla ripresa economica sono cose semplici, non eccezionali, ma come ha ribadito Angelino Alfano nel suo intervento in Calabria, devono essere azioni concrete. Sarebbe ora di smetterla di andare in giro a parlare di vicende giudiziarie e mediatiche; adesso serve la politica, quella vera che si occupi di cose concrete, una politica che parli di programmi e progetti pratici, vivi, reali.
Nessuno oggi si può permettere di perdere tempo, e questo vale per i partiti, le istituzioni pubbliche di ogni ordine e grado, ma vale anche per le banche, per gli imprenditori e per la società civile. E' in gioco il futuro di un intero Paese e della nostra Regione. - Continua - La crisi sta facendo pagare al Sud il prezzo più salato, in termini di aumento degli effetti negativi, ma è anche vero che proprio da qui possono partire nuove sfide, diverse dal passato, che vanno affrontate con una coesione e una programmazione che abbia come scopo comune quello di creare e distribuire valore sul territorio: è questo l’obiettivo del governo regionale, che ha voglia di lavorare e lo sta dimostrando.
Il Presidente Scopelliti ha progetti solidi e concreti, in grado di rappresentare una vera svolta per la Calabria, grazie ad una programmazione qualificata portata avanti in questi due anni di governo con importanti progetti avviati, ed altri da avviare a breve, con interventi mirati per il rilancio dell’economia e soprattutto della buona occupazione, attraverso il sostegno del tessuto produttivo.
A tutte le forze politiche, di destra e di sinistra, la gente comune chiede credibilità, serietà e molto più coraggio di quello dimostrato sinora, lo stesso coraggio di cui stanno dando prova le forze produttive e poi sicuramente si deve ripartire con una rielaborazione profonda e convincente del fare politica. - Conclude - Ecco perché siamo d’accordo con Alfano: la priorità oggi di un nuovo PDL non è la difesa del partito, ma prima di tutto, e sopra ogni altra cosa, la difesa della propria città, della propria regione, del proprio territorio e dunque della propria gente."