Figc, Superclasse Cup: si chiude il sipario
Si è concluso la scorsa settimana il “Superclasse Cup”, progetto nazionale diretto alle scuole superiori, che ormai da dieci anni la Figc organizza in collaborazione con il Miur, il ministero dell’istruzione. Molti gli istituti, provenienti da tutta la Calabria, che hanno preso parte alla manifestazione. Il “Superclasse Cup”, di fatto, rappresenta da anni uno dei punti fermi in Italia, per consentire ai giovani adolescenti, la cui voce spesso non viene ascoltata, di dire la loro e di praticare anche del sano sport all’insegna della lealtà e della salute. La kermesse, infatti, è suddivisa in due parti. La prima interamente incentrata sullo sviluppo di un tema culturale. La seconda, invece, puramente sportiva, dedicata ad un torneo di calcio a 5 femminile e maschile. A partecipare alla competizione le singole classi delle scuole iscritte. Ciascuna, oltre a gareggiare sul campo, deve presentare una produzione culturale valutata da un’apposita giuria, quest’anno composta, per la Calabria, da Piero Lo Guzzo, coordinatore federale regionale del settore giovanile scolastico, Andrea Smiraglio, delegato regionale per l'attività scolastica, Walter Dodaro, giudice sportivo, Gennaro Viotti, presidente comitato organizzatore - COL -, Pino Amato e la giornalista Romana Monteverde. La vittoria della gara è data dalla somma del punteggio attribuito al lavoro didattico, dalla commissione e dal punteggio ottenuto nel torneo di calcio. I vincitori delle fasi regionali, accedono di diritto a quelle nazionali che si svolgeranno a Riccione dal 24 al 27 Maggio e proprio a causa di questo obiettivo, oltre che, della sempre più frequente disinformazione, spesso si verificano inconvenienti che non sono affatto in linea con il fine reale della manifestazioni. Quest’anno la polemica è sorta a causa di un inconveniente tecnico che ha impedito la pubblicazione contestuale delle graduatorie, didattica e sportiva, e qualche studente, perché non conosceva il regolamento, ha insinuato che non fosse del tutto trasparente. In realtà, come di regola, a prevalere, sempre e comunque, anche in caso di parità, è il lavoro didattico, esattamente per la finalità non esclusivamente sportiva, anzi prevalentemente educativa che si vuol dare al progetto. Non sempre, però, la bravura sportiva coincide in classifica con quella didattica ed ecco che i piazzamenti possono essere ribaltati dal punteggio puramente formativo. Ed è stato, evidentemente, questo meccanismo che ha decretato vincitori il Liceo “De Nobili” e l’Istituto “Maresca” che hanno primeggiato realizzando quest’anno due lavori veramente interessanti. “L'intento della Federazione – spiega Andrea Smiraglio – è quello di affiancare la scuola nell'opera di formazione, divulgando il valore del calcio genuino in contrapposizione alle degenerazioni del calcio della domenica. Progetti simili sono accolti favorevolmente nella Scuola primaria, come "I Valori scendono in campo" e nella Scuola media di 1° grado come "Non Solo Goal", in fase di espletamento. La prospettiva del divertimento, infatti, induce i giovani protagonisti ad impegnarsi anche nel trattare i temi che inducono all'acquisizione di comportamenti responsabili e di un sano stile di vita. Non a caso abbiamo voluto integrare i premi tradizionali con un attestato di merito agli Istituti primi nella classifica didattica. Il "De Nobili" per l'originale lavoro che associa i valori dello sport alla difesa dell'ambiente ed il "Ferraris/Maresca" per l'efficace lavoro ideato a tutela dell'uso corretto dei nuovi media per il rispetto della convivenza civile tra i giovani!”. I temi proposti per il 2012 erano incentrati sull’ambiente e lo sviluppo ecosostenibile, l’uso dei nuovi media e la guida sicura e responsabile. Su una di queste tematiche si doveva redigere una proposta di legge verosimile, suddivisa in cinque articoli per regolamentare la materia, con la pubblicazione di emendamenti alle proposte delle altre classi. Il progetto, appunto, si è sviluppato online ed ogni classe poteva accedere nel sito delle altre sul territorio nazionale. Per coinvolgere il maggior numero di giovani, si è svolto un gioco interattivo a premi, consistente nell'introduzione nell'area web di termini giuridici con relative definizioni per la formazione di un vocabolario. La fase sportiva, successiva a quella didattica ha visto protagonisti gli “atleti” delle scuole che hanno partecipato ad un torneo svolto sui campetti del “Girasole” a Catanzaro.