Pdl, anche il Centrosinistra ammette di aver lasciato macerie
"E’ ora finalmente di far conoscere la verità a tutti i Cittadini sullo stato in cui è stata ridotta l’ASP di Cosenza dopo anni di gestione dissennata e spregiudicata con un grave dissesto economico-finanziario le cui conseguenze sono tuttora evidenti e sicuramente difficili da gestire anche per il rispetto obbligatorio delle determinazioni del Piano di Rientro approvato nel 2009. - Comunica una nota stampa dell'on. Fausto Orsomarso - D’altra parte è evidente la meraviglia per la presentazione del Bilancio Preventivo 2012 in quanto nell’ASP di Cosenza non era mai stato presentato un Bilancio Preventivo nell’anno precedente a quello di competenza.
Infatti il Bilancio Preventivo 2012 presentato dal Direttore Generale Scarpelli approvato dal Collegio dei Revisori con alcune osservazioni per il lieve ritardo perché si riteneva opportuno aspettare il Riparto del Fondo Sanitario relativo al 2012 e in attesa dell’approvazione dell’Atto Aziendale presentato entro il 30 Settembre 2012 con approvazione prevista entro il 30 Novembre 2012 e per tale motivo non avendo il modello organizzativo aziendale derivante dall’atto aziendale non è stato possibile predisporre il Piano Attuativo e di Programmazione che certamente va predisposto in base al nuovo e futuro assetto gestionale-organizzativo dell’ASP di Cosenza. - Continua - E’ opportuno precisare che nell’ASP di Cosenza da tre anni non viene presentato il Piano Attuativo e di Programmazione e finora non è mai stato approvato un Bilancio sia preventivo che consuntivo in quanto finora ha predominato una gestione non rispettosa delle normative vigenti e nonostante i tanti sforzi per ripristinare uno stato di legalità e di regolarità si riscontrono notevoli difficoltà in quanto non è facile modificare comportamenti, mentalità consolidate.
La non approvazione del Bilancio Preventivo 2012 da parte della Regione cosi come era stato fatto anche per l’ASP di Crotone è un atto dovuto sia perché il Bilancio prevede una perdita di esercizio sia perché non completo non essendo stato approvato ancora il nuovo Atto Aziendale con la relativa Dotazione Organica e le nuove Attività Sanitarie da implementare. Dispiace constatare la mancanza di conoscenza delle attività dell’ASP di Cosenza infatti il maggiore Budget per le RSA e per le Attività Specialistiche sono cosa diversa da eventuali attrezzature mancanti nell’ASP come la PET che può essere utilizzata solo nell’Azienda Ospedaliera in quanto è obbligatoria la presenza della Medicina Nucleare. Inoltre tutti gli Erogatori Privati (Case di Cura,RSA ed altri) sono stati pagati regolarmente fino a tutto Dicembre 2011 ed anche i primi mesi del 2012, mentre per quanto riguarda il problema di Madonna della Catena che è stata pagata fino a Febbraio 2012 questo non dipende dall’ASP che non ha chiuso alcun reparto di Psichiatria mai stato presente in questa Struttura. E’ opportuno che si vada a chiedere ai Dipendenti della Madonna della Catena quale è stato l’impegno dell’ASP e del Presidente Scopelliti nella soluzione della grave situazione attraversata e per la quale è stato fatto tutto il possibile. Coloro che sono stati la causa del grave dissesto finanziario dovrebbero evitare inutili e poco credibili strumentalizzazioni ed invece offrire la massima collaborazione leale e non di retroguardia o di facili e false accuse che alimentano ulteriormente la sfiducia e la credibilità da parte dei cittadini che hanno bisogno di avere risposte appropriate alle loro esigenze. - Conclude la nota - I conti dell’ASP di Cosenza non sono stati mai cosi stabili, chiari e trasparenti ed i tanti debiti che vengono evidenziati sono il risultato della gestione degli ultimi anni che solo negli ultimi due anni si stanno riducendo nonostante i tanti contenziosi e le continue irregolarità riscontrate negli atti sequestrati dalle Autorità Giudiziaria come la grave problematica stabilizzati che costa all’ASP per circa 20 milioni di euro in quanto il loro costo è già consolidato nel bilancio essendo dipendenti già attualmente in servizio e quindi retribuiti."