Acqua e depurazione: Comitato Crotone, necessarie più garanzie per i cittadini
Il Comitato provinciale Acqua Bene comune di Crotone, - si legge in una nota stampa - attualmente composto dalle associazioni Bene comune, circolo “Ibis” di Legambiente, Italia Nostra Crotone, a seguito del sequestro del depuratore, intende porre ancora una volta l’attenzione sulla gestione dell’intero ciclo delle acque. L’accaduto suscita forte preoccupazione sia in relazione al potenziale allarme per la salute pubblica dei cittadini che per le modalità gestionali delle risorse comuni. Più volte, già da anni, e come ribadito recentemente, le associazioni lamentano la mancanza di trasparenza circa le convenzioni con cui il servizio idrico è stato affidato ai gestori, nonché la mancata pubblicazione dei dati sulla qualità delle acque che sgorgano dai rubinetti dei crotonesi e sulla depurazione, anche se le nuove tecnologie consentirebbero di aggiornare periodicamente i cittadini attraverso i siti internet. Pertanto, il Comitato richiede con urgenza una conoscenza dettagliata dei processi di erogazione di tali importanti servizi, rivendicando una governance fondata sulla trasparenza, sulla partecipazione e sulla condivisione.
Riteniamo utile sottolineare - si continua a leggere nel comunicato - che, anche a seguito dell’esito referendario, si rivendica una gestione pubblica dell’acqua attraverso modelli organizzativi efficaci ed efficienti, che sostituiscano, una volta per tutte, gestioni autoreferenziali che conducono spesso a dover fronteggiare situazioni continue di emergenza a danno dell’intera collettività. Solo un ente di diritto pubblico che, lungi dal perseguire il profitto, si preoccupi, agendo nel rispetto della legalità, di fare il bene comune può garantire la massima trasparenza del processo nei confronti del cittadino, che ha il diritto di essere informato sulla qualità dell’acqua che sgorga dal rubinetto e che beve, fino alla destinazione dei soldi pagati in bolletta anche per la depurazione. Confidando nell’impegno del Comune affinché si prendano i necessari provvedimenti per risolvere la problematica rassicurando i cittadini sul superamento di tale ennesima emergenza, ribadiamo che quanto espresso è precondizione affinché si avvii positivamente l’attività di collaborazione volta a generare il “modello Crotone”, auspicato nello scorso incontro del Gruppo di lavoro per la ripubblicizzazione dell’acqua di tutti i Comuni della provincia tra Enti locali ed associazioni.