Pacenza, a distanza di vent’anni è ancora viva la rabbia per la strage di Capaci
“È soprattutto grazie all’approccio fornito da magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche da altri loro colleghi come Antonino Scopelliti e Rosario Livatino, che oggi in Calabria e nel resto d‘Italia si raccolgono i frutti del contrasto alla criminalità organizzata”.
Il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, Salvatore Pacenza (Pdl), interviene sul ventennale dalla strage di Capaci che oggi viene commemorato dalla stesso organismo di contrasto alla criminalità organizzata interno al Consiglio regionale della Calabria.
“A distanza di vent’anni – commenta l’onorevole Salvatore Pacenza – è ancora viva la rabbia per quelle vite spezzate senza che qualcuno o qualcosa fosse intervenuto a cambiare il corso di quei tragici eventi. Ma alla rabbia d’allora, corrisponde oggi un senso di fiducia e ottimismo nella lotta alle mafie. Perché è possibile ora toccare con mano la reazione positiva innescata da quel sacrificio umano. Si comprende perché questi uomini intesero offrire agli italiani e allo Stato le loro vite nelle vesti di garanti della giustizia. Pensando a Giovanni Falcone mi viene in mente – scrive ancora l’onorevole Pacenza – l’impegno all’interno del primo pool antimafia; l’impiego sapiente dei collaboratori di giustizia; il contributo nell’affinamento della legislazione in materia di reato associativo mafioso; l’umanità con cui seppe raccontare in pochi aforismi la sua esistenza. Ecco, tutto questo ci portiamo dietro di Giovanni Falcone. A 20’anni dalla sua scomparsa, questi sentimenti, sono ancora più forti e vivi nella mente dei nostri concittadini. Sono tanti quelli che, nella giornata dedicata alla memoria delle stragi, hanno fortemente voluto mettere in risalto ogni aspetto della vita professionale e privata del magistrato Giovanni Falcone. Chissà come sarebbe contento di sapere – conclude il consigliere regionale – che questo seme da lui piantato in vita, oggi sia cominciato a germogliare in ogni parte d’Italia”.