Presentazione di un classico inglese pubblicato da editrice lametina
Jo March Agenzia Letteraria presenta “Nord e Sud” di Elizabeth Gaskell mercoledì 30 maggio, ore 18:30 Biblioteca Comunale di Palazzo Nicotera Lamezia Terme
Intervengono: Gianni Speranza, Elena Cerra, Valeria Mastroianni (Jo March Agenzia Letteraria).
Per il Maggio dei Libri 2012, l’editrice lametina e curatrice del libro Valeria Mastroianni presenta alla sua città la prima edizione italiana di un romanzo capolavoro della letteratura europea, curato e pubblicato dalla nuova agenzia e casa editrice “Jo March Agenzia Letteraria”: neonata attività editoriale tutta al femminile, con sede in Umbria, che ha conquistato librerie e lettori in tutta Italia vendendo più di 1600 copie in pochi mesi. Una presentazione particolarmente voluta e sentita per condividere con la città di Lamezia Terme il piccolo successo imprenditoriale di un’attività nuova e indipendente, per metà umbra e per metà lametina, che ha sfidato il mercato editoriale e investito studio ed energie per tradurre ed editare un romanzo di straordinaria modernità e forza comunicativa. Prefato da Marisa Sestito, prima ad aver tradotto altre opere della Gaskell in Italia e una delle maggiori studiose e traduttrici italiane (Agnes Grey di Anne Brontë, Storie di bimbe, di donne, di streghe e Cranford di Elizabeth Gaskell, La sostanza dell’ombra, Grandi Speranze, L’invasato e il patto del fantasma, Il mistero di Edwin Drood di Charles Dickens, La signora Dalloway di Virginia Woolf, in uscita a giugno), testi teatrali del Seicento, testi di drammaturgia contemporanea), il romanzo vittoriano, atteso da centocinquant’anni nella nostra lingua, è stato ora tradotto da Laura Pecoraro insieme alla revisione e curatela di Lorenza Ricci e Valeria Mastroianni (autrici di cronologia, apparato di note e curatrici della resa italiana).
Ironica, commovente, energica la scrittura di Elizabeth Gaskell che travolge il lettore nel racconto di un percorso di conoscenza e crescita, quello della giovane Margaret Hale. Figlia di un pastore anglicano in crisi che si vede costretto ad abbandonare la canonica in cui svolge il proprio ufficio trascinando con sé l’intera e recalcitrante famiglia, l’eroina fa buon viso a cattivo gioco e, con stupore, “vuole” scoprire il nuovo da esplorare. Perché Margaret non è una bambolina capricciosa, piuttosto è perdutamente innamorata della canonica, del verde brillante dei boschi, dei visi familiari della sua gente, dell’aria salubre della fiabesca Helstone, nel Sud dell’Inghilterra dove la famiglia Hale ha sempre vissuto; eppure è una donna moderna e, pur rimpiangendo il grembo naturale e incontaminato in cui è cresciuta, affronta con risolutezza la necessità del trasferimento. Trasferimento che è “stravolgimento”, se la meta è la grigia “Miltorn-Northern”, al Nord, un dedalo di strade polverose e ciminiere in cui il ritmo dell’esistenza è decisamente un altro. L’umanità con cui Margaret si ritrova a dover fare i conti è arrabbiata e in lotta. Milton è in piena espansione industriale: donne, uomini e bambini sono operai in pessime condizioni di vita che popolano quartieri degradati e bui. Ma non per questo sono meno capaci di rapporti autentici. Decisa a penetrare “dall’interno” le motivazioni degli operai inferociti, Margaret si intrufola nelle stradine affollate e nelle loro case, finendo per diventare amica intima del sindacalista Nicholas Higgins e della struggente figlia Bessy, oramai in fin di vita.
La controparte è il padronato manifatturiero, di cui Margaret frequenta uno degli esponenti più illuminati, Thornton. L’industriale, uno degli uomini più apprezzati e stimati di Milton, si è fatto da sé e nasconde una tenerezza di sentimenti che non ha mai imparato a esprimere, colpevole una madre austera. Gli operai di Milton, così come i “gentiluomini” dell’alta società industriale, incarnano due facce della stessa medaglia, espressioni di due mondi in difficoltà, per i quali la Gaskell auspica una felice congiunzione, un armonico equilibrio incarnato proprio dalla giovane protagonista, che si fa mediatrice tra le parti in lotta. Margaret, pietosa e devota, volitiva e combattiva, sorprende per il temperamento e la capacità di adattamento ai tempi moderni, e al contempo per la sua fede sconfinata, che le consente di non perdere mai la speranza nella conciliazione e nella giustizia. “Nord e Sud”, dopo il successo al Salone del Libro di Torino (il romanzo ha venduto il maggior numero di copie tra tutti gli editori ospiti dello stand della Regione Umbria), per l’occasione presentato dalla scrittrice Chiara Valerio (autrice e giornalista su Il Sole 24Ore, L’Unità, Vanity Fair, Nazione Indiana, Radio 3), ha da poco ottenuto la prestigiosa segnalazione al “Premio Monselice per la Traduzione” nella sezione “Premio Traverso Opera Prima”.
L’idea di tradurre Nord e Sud fa capo al progetto di Atlantide: affascinate dalla celebre leggenda della misteriosa isola “figlia di Atlante” sprofondata negli abissi, di platoniana memoria, è stato recuperato un riferimento culturale da secoli suggestivo e accattivante. Anche in letteratura molti tesori sono ancora sommersi, mai tradotti nella nostra lingua o dimenticati e non più editati da tempo, ma non per questo, se fatti emergere, non svelerebbero ancora la loro bellezza intrinseca. Come gli archeologi e gli storici di tutti i tempi che hanno ipotizzato la reale esistenza della potenza antica, tentando di localizzarla e di darle vita, così la Jo March tenta di far affiorare qualcosa che merita attenzione, studio, approfondimento. Nord e Sud è dunque la prima uscita di una collana che intende procedere con continuità ma anche con un ritmo disteso, dettato dallo studio e dalla ricerca, prima che dal mercato, o perlomeno cercando di trovare un giusto compromesso con la velocità propria dell’editoria che non tolga niente alla qualità. In parallelo, Jo March Agenzia Letteraria seleziona autori emergenti nel campo della narrativa per proporli alle case editrici.