Legalità nei cantieri Anas, Filt-Cgil Calabria scrive a Ciucci

Calabria Infrastrutture
Pietro Ciucci

Riceviamo e pubblichiamo lettera al Presidente dell’Anas, Ciucci da parte di Pino Defelice della Segreteria regionale Filt-Calabria (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti):

“Egregio Dott. Ciucci,

ci perdoni se, ancora una volta, la FILT-CGIL della Calabria ha l’ardire di rivolgersi direttamente a Lei, ci auguriamo che almeno stavolta voglia degnarci di una risposta poiché l’argomento che solleviamo è, davvero, scottante. Proprio qualche giorno fa, presso il cantiere di ammodernamento della SA-RC di Scilla, a seguito di un incidente sul lavoro è morto un operaio, sul fatto l’intera CGIL oltre ad esprimere profondo cordoglio, continua a insistere su una maggiore sicurezza nei cantieri autostradali che deve “OBBLIGATORIAMENTE” partire dalle stesse modalità di predisposizione dei bandi gara. Diremo meglio il nostro pensiero, perché oltre a questo triste episodio, vogliamo abbinare questa vicenda con quella che ha portato a una nuova identificazione di pesanti infiltrazioni mafiose all’interno della realtà dei cantieri. A prima vista appaiono argomenti differenti, ma la FILT-CGIL è convinta che siano figlie di un medesimo filo conduttore di meccanismi e di norme che lasciano troppo spazio a risultati così pesanti. Dott. Ciucci, Le vogliamo dire che nel mentre apprezziamo, sia pur parzialmente, la presa di posizione dove “l’ANAS che con l’incarico di stazione appaltante, svolge compiti di alta sorveglianza sui lavori di costruzione della nuova autostrada” ha nominato una commissione di tecnici per conoscere la dinamica e il rispetto delle norme di sicurezza. Il nostro banale suggerimento è di andare a fondo sulle modalità di appalto dove, per dirla in modo generico, la fanno da padrone i meccanismi di sub-appalti che, spropositati come numero, troppo spesso vanno letteralmente fuori controllo.

Qui, a parer nostro, sta il punto in comune fra i due fatti che abbiamo citato, nel senso che sarebbe auspicabile un’analoga presa di posizione dell’ANAS, rispetto a quanto ormai è saputo e risaputo su quella che ormai è derubricata, in tutti i cantieri della SA-RC e non solo, come vera e propria “tassa ambientale” del 3%. Certo, chiaramente anche noi ci appelliamo sempre all’opera della Magistratura inquirente, però pensiamo che una Struttura tecnica qual è l’ANAS, che sovraintende negli appalti, debba dare un contributo in proposito rispetto al meccanismo previsto, per esempio, dalla legge obiettivo dove il potere del Contraente-Generale nei fatti contingenti ha limitato qualsiasi ipotesi di possibile e incisivo controllo da parte della stazione appaltante. Sappiamo bene che fa molto audience il poter dichiarare che l’ANAS è la più importante stazione appaltante del nostro Paese e che i lavori si completano, (vedi appunto l’A3) però proprio perché si utilizzano i soldi della collettività, è altrettanto fondamentale che il tutto vada nella direzione del rispetto della legalità, ben oltre i famosi protocolli di legalità.

Proprio per questo, senza entrare in questo momento nel merito della qualità dei lavori e degli aspetti economici, (cosa che faremo in seguito) oggi, dopo tanti anni dall’avvio dei lavori sulla SA-RC vogliamo chiedere al Dott. CIUCCI se sia “finalmente” giunto il momento di rescissione di qualche contratto e non l’eventuale allontanamento di qualche ditta in sub-appalto. Che sia chiaro, noi siamo fra quelli che vogliono che i lavori e l’autostrada sia completata al più presto (vero e proprio eufemismo).Però il tutto non può avvenire, per dirla alla TOTO’ “A PRESCINDERE”. Dott. Ciucci, anche se non ci darà risposta, Le porgiamo sempre cordiali saluti”.