Pacenza richiama l’importanza degli Sportelli unici per le attività produttive

Calabria Attualità
Salvatore Pacenza

“Che i cosiddetti Enti terzi calabresi abbattano ogni definitiva resistenza all’innovazione tecnologica ed affrontino tutte le trasformazioni previste dalla normativa vigente in materia di informatizzazione delle procedure amministrative, in modo da poter garantire la certezza del procedimento automatizzato e di quello ordinario. Solo così si potrà imprimere una spinta concreta all’avvio delle attività assegnate agli Sportelli unici delle attività produttive e, quindi, creare un’interfaccia unica tra imprese e Pubblica amministrazione”.

Il presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, interviene sui contenuti della delibera della Giunta regionale n. 235 del 17 maggio 2012 attraverso la quale sono state ridefinite le linee guida per l’attivazione degli Sportelli unici delle attività produttive (Suap).

“Anche se la procedura dello Sportello Unico appare formalmente completata – afferma in proposito l’onorevole Pacenza – il cantiere calabrese su questo versante è da considerarsi tutt’altro che chiuso. Restano infatti da sciogliere alcuni nodi cruciali come l’impreparazione tecnologica e la resistenza culturale di tutte le amministrazioni coinvolte nelle attività dei Suap al passaggio obbligato dalla carta al telematico. In particolare, gli Enti cosiddetti “terzi” (ovvero quelle Amministrazioni deputate al rilascio di pareri, nulla osta o autorizzazioni al Suap) molto spesso, a causa di un mancato riesame dei procedimenti amministrativi, adottano comportamenti assai difformi e disomogenei da quanto previsto dalla normativa vigente (legge n. 122/2010 e d.p.r. n. 160/2010), generando, oltre che un enorme disorientamento per i Comuni che hanno la responsabilità dei Suap; anche disfunzioni e rallentamenti per gli utenti e i professionisti che si approcciano al canale telematico. Ad oggi, pertanto, si è raggiunto un livello di operatività dei Suap calabresi molto basso. Questi, nella maggior parte dei casi, operano in delega alle Camere di Commercio, territorialmente competenti e che hanno messo a loro disposizione una piattaforma informatica. Manca però completamente quella connotazione poliedrica che gli Sportelli unici portano con sé, ossia quella di essere strumenti di raccordo, consulenza ed impulso grazie alla collaborazione di tutte le Pubbliche amministrazioni interessate. La Regione con l’approvazione delle nuove linee guida e col rafforzamento del Surap (Sportello unico regionale attività produttive) ha finalmente delineato i tratti di uno Sportello perfettamente in sinergia con tutti i settori comunali e gli enti terzi coinvolti nel procedimento. Questi ultimi, però, devono poter garantire la massima disponibilità ad intessere un’interazione costruttiva e uniforme su tutto il territorio, al fine di stabilire buone prassi e consolidate pratiche lavorative”.