Bossoli di pistola inviati all'ex sindaco di Briatico Andrea Niglia
Una intimidazione di stampo mafioso ed un richiamo di carattere politico, entrambi nella stesso giorno, a poca distanza l'una dall'altro. Vittima l'ex sindaco di Briatico, Andrea Niglia, uscito sconfitto alle ultime elezioni dopo aver governato per cinque anni quel comune che era stato sciolto per mafia e alla cui guida ultimamente sono stati rieletti quattro di quegli amministratori compreso il neo sindaco Franco Prestia. La prima "lezione" a cui Niglia, 33 anni, docente presso l'universita' di Messina, il piu' giovane sindaco d'Italia, non ha fatto caso, l'ha avuta all'atto dell'insediamento del primo Consiglio comunale quando dopo aver dichiarato la volonta' di voler vigilare sui lavori della maggioranza, si e' sentito rispondere dal neo sindaco: "non accettiamo lezioni di democrazia da te". La seconda, quella di stampo mafioso, gli e' arrivata invece qualche ora prima nella buca delle lettere dentro una busta contenente tre bossoli di pistola calibro 9X21 con un foglio su cui sono disegnate delle chiazze di sangue con su scritto: " bastardu si fai opposizioni ti sparamu nta a testa e nommu ti permetti u vai o consigliu i giovedi' o u menti pedi o comuni scordatillu per cincanni". Il tutto e' stato consegnato dal professore Niglia alla Stazione dei carabinieri di Briatico, la cittadina turistica sulla costa vibonese, von una dettagliata denuncia. "Nei cinque anni di amministrazione - ha detto - non ho ricevuto nessuna intimidazione o minacce" Un fatto, questo, gia' all'attenzione delle forze inquirenti che continuano a seguire passo dopo passo l'evoluzione politico-amministrativa su una realta' che recenti vicende processuali hanno dimostrato subire prepotentemente l'influenza delle cosche.