De Caridi, Idv: presidente della commissione di controllo e garanzia del comune di Reggio
L’avv. Aldo De Caridi, nella qualità di Presidente della Commissione di controllo e garanzia del comune di Reggio Calabria, ha depositato il 5 luglio 2012 sottoponendo all’esame della commissione, una relazione sul lavoro svolto dalla stessa in ordine ad alcune criticità esistenti all’interno dell’ente locale.
Il giudizio complessivo che si trae dalle valutazioni emerse durante l’attività di verifica è quello di una mancanza di chiarezza nella gestione complessiva dell’Ente che comporta l’impossibilità di individuare in modo chiaro e preciso le problematiche che in modo confuso emergono periodicamente come un fiume carsico e l’impossibilità conseguente di approntare risposte coerenti e funzionali. In sintesi, puntualizza nella sua nota il Presidente della Commissione, un attenzione particolare è stata indirizzata all’azione amministrativa in tema di bilancio dell’Ente. In particolare è emerso il sistematico ritardo nell’approvazione dei rendiconti dei relativi esercizi finanziari e quindi la conseguente impossibilità di valutare il raggiungimento gli obiettivi che vengono delineati in sede di bilancio previsionale. Il tutto con una violazione sistematica dell’art.227 del TUEL a cui si accompagna la difficoltà ad operare, per carenza di dati oggettivi e riscontrati, sugli stessi bilanci di previsione ingenerando così una incertezza operativa dei vari settori della amministrazione locale con gravi ripercussioni sulla reale copertura finanziaria dei servizi erogati e, problema emerso in maniera drammatica, sulle pretese di natura patrimoniale vantati dai terzi estranei alla pubblica amministrazione .Nello specifico,prosegue la nota è emerso uno sbilanciamento costante dei flussi di uscita rispetto a quelli di entrata, lo stridente divario tra le previsioni in entrata previste in bilancio rispetto a quanto realmente incassato nell’anno successivo,l’elevato utilizzo dello scoperto di tesoreria ,trattenute IRPEF ai dipendenti risultate non versate agli enti previdenziali.
La mancata trasparenza nei documenti finanziari emerge in modo preoccupante nella determinazione dei residui attivi, artificiosamente gonfiati, e passivi, della cui entità non si ha alcuna certezza definitiva e incontestabile, mentre i debiti fuori bilancio, che man mano si accumulano, disegnano un quadro preoccupante. La relazione, poi, si addentra sulla problematica afferente le società partecipate con criticità particolarmente gravi con riferimento alla Multiservizi, oggetto di attenzione da parte dell’autorità giudiziaria per infiltrazioni della criminalità organizzata, che sul fronte prettamente operativo ha fatto emergere una violazione sistematica dell’art. 6 del disciplinare dei servizi concernente l’oggetto degli interventi. In particolare, rileva il Presidente della Commissione, sono stati individuate forti criticità in tema di gestione delle reti stradali con la constatazione di decine di chilometri di strade urbane totalmente abbandonate e senza manutenzione , autentiche “gruviere” piene di buchi , fosse , avvallamenti , spesso causa di gravi incidenti alle persone. Le periferie, poi, si presentano molto spesso abbandonate. La stessa segnaletica stradale si presenta insufficiente e priva di manutenzione periodica. Altra carenza emersa riguarda la poca professionalità negli interventi programmati che molto spesso si palesano non congrui tanto da richiedere un nuovo intervento sullo stesso sito Il secondo aspetto riguarda il capitolo finanziario con un utilizzo poco rispondente alle esigenze dell’ente di consulenti esterni a cui si accompagnano dei compensi sopra la media dei consiglieri di amministrazione. Da qui l’esigenza di procedere ad un urgente rideterminazione dei costi e ad un ridimensionamento nell’utilizzo di consulenti esterni. Il bilancio 2011,inoltre, evidenzia da un lato un aumento esponenziale dei crediti verso il Comune , dall’altro una forte esposizione debitoria nei confronti dei fornitori e dell’erario. Una situazione di carenza di liquidità,ormai patologica, con segnali sempre più evidenti di “ingessatura” dei flussi finanziari,non potrà non portare ad un punto di rottura e conseguenze sulla resistenza finanziaria della società.
La stessa Leonia spa evidenzia carenze nella realizzazione degli interventi previsti dal disciplinare,non sempre costanti e puntuali. Il bilancio 2011 evidenzia, alla stessa stregua della Multiservizi, la presenza di notevoli crediti nei confronti dell’amministrazione comunale e, di converso, una grave situazione debitoria nei confronti dei fornitori e dell’erario. Tale contesto ha prodotto nel tempo un ridimensionamento quantitativo e qualitativo dei servizi erogati. Al contrario si assiste ad un uso spropositato di consulenze esterne senza che si intervenga su tale aspetto, mentre parallelamente lo squilibrio finanziario tende ad aumentare e il degrado della città è di palese evidenza. Le insormontabili difficoltà finanziarie, conclude la relazione a firma del Presidente , richiedono interventi che possano prefigurare lo scioglimento delle due società con una nuova politica di programmazione locale nei settori interessati e un ritorno ad un rapporto contrattuale secondo lo schema dell’appalto di servizi;chiaramente con la previsione di clausole contrattuali nella redazione dei bandi che tutelino i lavoratori attualmente alle dipendenze delle due società con l’inserimento della cosiddetta clausola sociale. D’altronde rispetto alla Multiservizi si è proceduto in questi giorni da parte della Giunta comunale allo “scioglimento forzato”della società ricorrendo le condizioni di cui all’art. 3 dell’Atto costitutivo per tentativi di infiltrazione mafiosa a seguito di una informazione antimafia interdittiva che determinerà la nomina di un liquidatore. In ogni caso si riproporrà in tempi brevi la necessità di aprire da parte dell’ente locale una riflessione complessiva sulle società partecipate e sulle scelte strategiche in tema di gestione dei servizi pubblici essenziali. La relazione presentata, conclude De Caridi, si propone di stimolare una efficace riflessione su quanto emerso nei mesi di lavoro da parte della Commissione al fine di valutare la possibilità di definire un documento finale condiviso da tutti i componenti.