Paola: Uniauser e Circolo Auser, verso l’eccellenza
Premiati, nell’ambito del convegno “Informare e comunicare al tempo del Web e della TV”, tenutosi a Genova il 26 e 27 settembre presso il Palazzo Ducale, l’Uniauser, Università della terza età, e il circolo Auser di Paola (CS). Al convegno, che ha delineato la VI edizione della “Citta che apprende”, manifestazione a cadenza biennale che Auser Nazionale dal 2004 dedica all’educazione degli adulti ed alla cultura, hanno partecipato numerosi rappresentanti delle Università popolari, dei circoli e dei centri culturali di tutte le Regioni d’Italia.
Numerosa anche la delegazione calabrese, guidata dal Presidente Auser Calabria Antonio Levato. A conclusione delle due giornate sono stati consegnati i Certificati Auser di Qualità alle Università Popolari e ai Circoli Culturali (bollino blu e bollino verde).Tra i premiati, l’Uniauser e il circolo Auser di Paola. Un riconoscimento dell’impegno, della dedizione e della professionalità di quanti operano all’interno delle due strutture che da anni costituiscono un punto di riferimento per l’intero territorio calabrese. Il Circolo opera sul territorio dal 1994 svolgendo azioni di volontariato rivolte essenzialmente agli anziani, senza però tralasciare il coinvolgimento del mondo giovanile. Ciò al fine di stabilire un legame di conoscenza e di esperienza tra generazioni, creando presupposti sempre più concreti per l’affermazione di una cittadinanza attiva.
Molte sono state le attività realizzate nei suoi 18 anni di vita, sulla base di progetti, propri o concordati con altri, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni del territorio che spesso vengono disattesi dagli organi competenti e concorrere al benessere collettivo consolidando un sistema di collaborazione con l’amministrazione comunale, con le scuole, con altre associazioni, con il Centro Territoriale Permanente, con il Centro Servizi Volontariato della provincia di Cosenza. Sensibile al problema dell’immigrazione, da anni organizza attività finalizzate alla comprensione e all’accoglienza di chi arriva nel nostro territorio.
Significative anche le escursioni turistico-culturali che ogni anno il circolo Auser organizza finalizzate non solo alla conoscenza e valorizzazione del territorio calabrese, ma anche alla capacità di far trascorrere insieme, a giovani e ad anziani, parte del tempo libero. L’Uniauser sorge come associazione autonoma con propria veste giuridica nell’anno accademico 2009-2010, ma il suo percorso inizia, in seno al circolo Auser di Paola, nel 1995 con il nome di UPELC (Università Popolare dell’Età Libera della Calabria). Il principale obiettivo dell’Uniauser è quello di garantire una migliore qualità della vita alle persone adulte attraverso il loro coinvolgimento nella partecipazione, nell’aggregazione, per mezzo di tutto ciò che è cultura, formazione, conoscenza dei bisogni sociali e di favorire l’incontro, il dialogo e il confronto fra le diverse generazioni e tra culture ed etnie diverse.
Tanti sono stati gli incontri e le occasioni per l’affermazione di una cittadinanza attiva e per cancellare la solitudine degli anziani i quali, dopo la pensione, sono ritornati sui “banchi di scuola”, per rimettersi in gioco, per soddisfare interessi e passioni e soprattutto per pervenire ad una formazione permanente. Nei suoi 17 anni di attività, l’Università ha dimostrato di essere un importante punto di riferimento per tutti coloro i quali hanno trovato risposte ai loro bisogni, come si evince dall’aumento, anno per anno, degli iscritti ai suoi corsi e attività, tenuti da docenti in pensione e da esperti disponibili a garantire la loro presenza in modo spontaneo, gratuito e volontaristico, offrendo non soltanto nuovi interessi e stimoli intellettuali, ma anche occasioni di incontro e momenti di socializzazione. Aver ottenuto la certificazione di qualità non significa, per gli associati Auser e Uniauser, aver raggiunto un traguardo, ma semplicemente una tappa, una tappa che li inorgoglisce e li gratifica stimolandoli a continuare un percorso intrapreso con passione, entusiasmo e voglia di migliorare; la certificazione, quindi, non sarà da loro vissuta come semplice burocrazia da dover adottare per applicare un bollino sulla carta intestata, ma come impegno costante che sarà confermato di anno in anno, nell’ottica del miglioramento continuo.