Coldiretti: il ghiotto boccone della A2A nella gestione dei bacini idrici silani
“Altro che acqua bene comune da tutelare, a servizio di tutti e per tutti”. Con questo incipit, Coldiretti Crotone, stigmatizza il comportamento ritenuto inaccettabile che A2A, la società che per appunto gestisce il ghiotto boccone dei bacini silani, ha avuto nell’incontro convocato dalla Prefettura di Crotone. La società, che ha testa e cuore altrove, non ha tenuto conto dell’intenso periodo di siccità che dura ormai da molti mesi e che sta mettendo in ginocchio l’economia agricola del territorio, che possiede colture di pregio ed ha programmato i propri lavori. Non ha permesso quindi i rilasci di acqua, nelle quantità dovute, agli impianti gestiti dal Consorzio di Bonifica che sono al servizio degli agricoltori e delle utenze extragricole tra le quali i comuni di Isola Capo Rizzuto e Cutro.
Non si è fatta carico, anzi scarica le proprie responsabilità, tantomeno della necessità degli imprenditori agricoli che hanno colture in corso o sono in procinto di metterle a dimora e che per questo hanno effettuato notevoli investimenti. Non si può – prosegue la Coldiretti di Crotone – trattare imprese agricole, famiglie e cittadini come una pratica burocratica-amministrativa. La multiutility, dell’energia, deve assumersi le proprie responsabilità – prosegue Coldiretti – attuando valori etici di rispetto del territorio e del suo sviluppo e della esigenza che gli agricoltori hanno, in una moderna visione d’impresa, di programmare gli investimenti. Una strategia industriale ottimale –prosegue- dovrebbe vedere A2A molto di più interessata al territorio in cui opera perché è così che si può attendere la risposta pubblica che deve essere coerente con gli interessi collettivi. Ma questo è un compito fondamentale del regolatore e proprietario degli impianti silani che è la Regione Calabria alla quale da subito la coldiretti chiede di convocare un apposito tavolo affinchè possa essere rinnovata e aggiornata la convenzione in vigore che è datata oltre 40anni fa. Continueremo –conclude il comunicato – a seguire attentamente la vicenda affinchè gli agricoltori possano avere quello di cui necessitano: l’acqua.