I Cori Polifonici del lametino nella Chiesa San Michele Arcangelo
“Tra le volte dell’antico tempio di Platania, riaperto da poco tempo al culto e restituito al suo antico splendore, risuoneranno le note natalizie dei Cori polifonici del lametino che daranno vita all’atteso concerto di Natale”. Con queste parole Maddalena Cimino, responsabiledell’ufficioparrocchiale per la pastorale del tempo libero, turismo, sport e spettacolo, ha comunicato che, nel monumentale scenario della Chiesa San Michele Arcangelo, Sabato 29 Dicembre, si terrà un importante “Concerto di Natale” dei Cori polifonici del lametino. La parrocchia, promotrice dell’iniziativa, per l’occasione, ha invitato la cittadinanza a partecipare all’appuntamento il cui inizio è fissato alle ore 18.
“Con il canto, oltre a ricreare la magica atmosfera del clima natalizio e a lodare il Signore, i Cori Polifonici di Lamezia e del lametino - sottolinea il maestro don Pino Latelli - faranno entrare nella nostra chiesa, nell’ambito del grande evento dell’Anno della Fede, la musica che solitamente la si può ascoltare nelle grandi cattedrali del mondo”.
È prevista la partecipazione del Coro degli Scout di Platania; del Coro Polifonico "Symphonia" - Istituto Musicale "S. Guzzi" - Lamezia Terme, diretto dal maestro Ferruccio Messinese; del Coro Polifonico della Parrocchia Beata Vergine del Rosario diretto dal Maestro Mimmo Caruso; del Coro Polifonico “Diocesi di Lamezia Terme”, diretto dal maestro don Pino Latelli, voce solista: Soprano Enza Mirabelli e del Coro Polifonico San Giovanni Battista di Soveria Mannelli, diretto dal maestro Manuela Romanelli.Nel corso della manifestazione ogni singolo Coro eseguirà tre brani polifonici a carattere sacro natalizio o mariano.
Al termine dell’iniziativa musicale risuoneranno nella Chiesa San Michele Arcangelo le note dei numerosi cantori che, a cori uniti, sotto la direzione del maestro don Pino Latelli, coadiuvato alla tastiera dall’esperto e valido maestro Ferruccio Messinese, eseguiranno l'entusiasmante CanticorumJubilo di G. F. Haendel e l’Ave Verum di Mozart.