Emergenza rifiuti, Cgil: cari Sindaci, così non si salva nessuno!
“’Cari Sindaci, così non si salva nessuno!’ Lo diciamo – scrivono in una nota stampa Giuseppe Valentino, Segretario Generale CGIL Catanzaro e Michele Gravano, Segretario Generale CGIL Calabria - comprendendo lo spirito che ha mosso i primi cittadini del catanzarese che hanno presidiato la discarica di Pianopoli per ottenere la priorità a scaricare i rifiuti del catanzarese anziché quelli provenienti da altre province. Non è così che eviteremo che i nostri comuni siano sommersi dell'immondizia, probabilmente si rinvierà il problema di qualche mese per poi tornare allo scempio diffuso per le strade.
Il problema non è presidiare una discarica, sulla quale tra le altre cose, vorremmo essere tranquillizzati in termini di sicurezza per l'ambiente, e sul recupero del percolato; ma costruire una proposta politica sul ciclo integrato dei rifiuti. Sfidare la Regione Calabria a fare le scelte necessarie ad evitare la continua emergenza, chiudere l'esperienza commissariale che considerare fallimentare é il minimo, dopo 16 anni attività che hanno portato soltanto sprechi.
Come CGIL abbiamo chiesto, e lo ribadiamo, la definizione di un programma di incentivazione finanziaria alla raccolta differenziata destinato alle AA.LL., anche attraverso il passaggio dalla tassa alla tariffa; il trasferimento alle prefetture coordinate da quella di Catanzaro delle competenze straordinarie di individuazione e gestione delle emergenze, nonché delle necessità e fabbisogni dell'impiantistica più adeguata, alla lavorazione, al recupero ed allo smaltimento dei rifiuti. Solo così, regolando il sistema, si può evitare che la nostra Terra diventi una discarica a cielo aperto, con il rischio, tra l'altro, per tanti lavoratori impegnati nel settore di perdere il già precario posto di lavoro.
Occorre guardare agli altri con lo spirito solidale che contraddistingue le nostre comunità, dare un esempio positivo anziché chiudersi a riccio, pensando che da soli ci si possa salvare, perché questo significa non voler bene alla nostra Terra. In un mare di immondizia, se la Regione Calabria non fa il suo dovere, quello di regolare il settore per toglierlo dalle mani alla criminalità ed agli interessi delle imprese, che sono alternative a quelle dei cittadini, non ci potranno esistere isolette felici.
Lavoreremo come CGIL per coinvolgere la politica e le istituzioni al fine di costruire gli Stati Generali sul ciclo integrato dei rifiuti, mettere insieme le intelligenze del settore, la politica, le associazioni ambientaliste ed i Sindaci calabresi; ai quali ci permettiamo di dire: fate meno proteste e più proposte, esercitate il ruolo che i cittadini vi hanno assegnato”.