Asp Cosenza, screening oculistico per tremila bimbi

Cosenza Salute

Tremila bambini in eta' prescolare e scolare sono stati sottoposti a screening oculistico per la prevenzione dell' ambliopia e dei vizi di refrazione in eta' evolutiva nell'ambito di un progetto dell'Asp di Cosenza. Il progetto e' stato coordinato dal Dipartimento di Prevenzione dell' Asp diretto da Marcello Perrelli, e da Cinzia Valente, responsabile del centro di oftalmologia sociale. L'iniziativa, coordinata a livello regionale dal prof. Scorcia dell'Universita' di Catanzaro, ha visto, spiega un comunicato, la partecipazione operativa dei Centri di Oftalmologia Sociale dell'intera regione.

"Per perseguire le finalita' del progetto - si legge - sono stati sottoposti a screening oculistico ed ortottico, negli istituti scolastici che ne hanno fatto richiesta3000 bambini in eta' prescolare (3-5 anni) ed in eta' scolare 1a e 2a elementare (6-7 anni). Dei 3000 bambini sottoposti a screening - prosegue la nota dell'Asp - ne sono stati poi selezionati 500 per sospetti problemi oculistici ed inviati al Centro di Oftalmologia Sociale di Cosenza per una piu' approfondita visita specialistica. Tra i bambini con sospetti problemi oculistici e' stata riscontrata una incidenza di casi di ambliopia (piu' nota come " occhio pigro" e che comporta una ridotta capacita' visiva a carico di un solo occhio, non correggibile con lenti), pari al 4% del campione esaminato".

"La causa dell'ambliopia - si fa rilevare - e' riconducibile ad un anomalo stimolo che l'occhio riceve durante i primi anni di vita dovuto nella maggior parte dei casi a vizi di refrazione e a strabismi. L'occhio interessato dall'ambliopia proietta sulla retina una immagine sfocata che non puo' essere fusa, come normalmente avviene, con quella nitida dell'altro occhio con il risultato che il bambino impara a dimenticare l'immagine sfocata "scartandola" e provocando l'impigrimento dell'occhio. La diagnosi precoce e' pertanto assolutamente necessaria al fine di poter intervenire durante l'eta' plastica (3-7 anni) del bambino, oltre la quale il difetto visivo diventa irreversibile. La terapia anti-ambliopica - continua il comunicato stampa - permette di risolvere efficacemente il problema. Tale terapia consiste innanzitutto nell'eliminare la causa che provoca l'immagine sfocata(per lo piu' mediante correzione con lenti), e nella stimolazione dell'occhio "pigro" occludendo temporaneamente l'occhio con acuita' visiva maggiore. Sempre nel campione esaminato sono stati inoltre riscontrati un congruo numero(17%) di bambini affetti da: astigmatismo miopia e ipermetropia. I dati raccolti nell'ambito del progetto per la diagnosi precoce dell'ambliopia consentiranno di affrontare precocemente ed efficacemente le patologie emerse dallo screening offrendo ai nostri bambini una qualita' di vita migliore. Con i fondi erogati per tale progetto al centro di oftalmologia sociale - si legge infine - verranno fornite delle attrezzature altamente specialistiche che saranno messe a disposizione di tutta la popolazione della provincia".