Economia: Catanzaro, previsioni poco favorevoli per il 2013
"Dalle previsioni formulate dagli imprenditori per il 2013 si evince come il sistema economico della provincia di Catanzaro sia caratterizzato da un clima economico poco favorevole". Il dato emerge dal rapporto presentato questa mattina per L'osservatorio economico della provincia di Catanzaro, illustrato nella Camera di commercio. Secondo questi dati, "Le attese sulle dinamiche dei principali indicatori congiunturali permangono in area negativa, anche se l'intensità ipotizzata si rivela meno severa rispetto a quella sperimentata nel corso del 2012. Gli imprenditori, pur manifestando un atteggiamento piuttosto cauto - si evidenzia - esprimono scenari di ulteriore contrazione rispetto alla performance conseguita nel 2012 (produzione: -10,5%, ordini -7,3%, fatturato -8,0%, occupazione: -1,3%, investimenti: -0,1%)". Secondo l'Osservatorio economico, "nell'ambito dei settori economici, solo le imprese agricole affermano che la dinamica del fatturato torni in area positiva (+1,6%).
Tra i settori nei quali le prospettive per il 2013 sono meno ottimistiche è possibile trovare il commercio, nel quale la variazione del volume d'affari attesa per il 2013 è pari al -10,2%; seguono il terziario avanzato ed il turismo (rispettivamente pari a -9,3% e -9%). Nel settore manifatturiero le imprese si attendono, per il 2013, un flessione del fatturato del -8,3%; tra i comparti, la flessione del fatturato più intensa probabilmente sarà registrata nella meccanica (-11,3%)". "Nell'ambito del commercio - prosegue l'analisi - la riduzione del volume d'affari più intensa è attesa dagli operatori della grande distribuzione (-13,8%). Più ottimistiche sono le previsioni espresse dagli operatori del commercio all'ingrosso, secondo cui il fatturato varierà del -5%. Gli imprenditori della provincia, inoltre, prevedono che per il 2013, registreranno un ulteriore fuoriuscita di addetti in tutti i settori produttivi; le flessioni più marcate verranno probabilmente registrate nelle costruzioni (-4,2%), nell'agricoltura (-2,3%) e nel turismo (-2,2%)". (AGI)