Navi veleni, quattro siti a rischio
"Abbiamo trovato di tutto, anche se dobbiamo ancora aspettare le analisi ufficiali". Lo dice il procuratore Capo di Paola, Bruno Giordano, in riferimento agli scavi che sono in corso nella vallata del fiume Oliva, nella zona di Amantea, sul tirreno cosentino, alla ricerca di eventuali rifiuti inquinanti che si sospetta possano essere stati sbarcati da cosidette "navi dei veleni". Oggi i dettagli delle ultime giornate di lavoro della ditta di Matera che si sta occupando dei carotaggi sono illustrati dalla Gazzetta del Sud. "Una situazione grave e preoccupante", dice ancora Giordano. Quattro i siti a rischio che sono stati individuati. Al telefono, Giordano spiega che "in un caso la trivella e' arrivata solo a 5 metri e mezzo, poi si e' dovuta fermare. Ma non ci sono dubbi che abbia trovato materiale tossico". Giordano parla di possibili fanghi industriali, depositati chissa' quando e che sarebbero dilavati anche nelle acque del fiume, nel corso degli anni. Con grave rischio per la popolazione. L'inchiesta che ha portato agli scavi era partita proprio dall'anomala casistica di tumori, rilevata da un'indagine epidemiologica condotta nei comuni attraversati dal fiume Oliva. I carotaggi proseguiranno per tutto il mese di giugno. Poi saranno effettuate minuziose analisi su quanto campionato. Il risultato, previsto tra qualche mese, dira' cosa davvero si trova sotto il fiume e lungo gli altri punti della vallata che sono stati attenzionati dalla Procura di Paola.