De Nisi sul ritiro della norma taglia-province

Vibo Valentia Attualità
Francesco De Nisi

«Al di là delle negative considerazioni politiche, c'è qualcosa di molto positivo in tutta questa storia: i cittadini vibonesi si sono riscoperti uniti nella volontà di far valere le proprie ragioni e di difendere l'identità del proprio territorio. Forze sociali, associazioni di categoria, sindacati ed esponenti politici dei diversi schieramenti si sono mobilitati insieme per denunciare l'ingiustizia che stava per essere commessa».
Nel commentare il ritiro in Commissione affari costituzionali della Camera dell'emendamento alla Carta delle Autonomie - che avrebbe comportato il taglio di quattro Province, tra cui quella di Vibo Valentia - il presidente dell'Ente, Francesco De Nisi, sottolinea innanzitutto l'elemento più gratificante di una vicenda dai contorni ancora poco definiti.
«Resta il dato di fatto che l'emendamento è stato ritirato e di questo non possiamo che essere immensamente felici - aggiunge De Nisi -. Voglio credere che alla fine si siano resi conto dell'assurdità e dell'iniquità di un provvedimento che avrebbe colpito soltanto quattro Province italiane su centonove, determinando un gravissimo danno socio-economico per il Vibonese, con la perdita di tutta una serie di servizi pubblici che oggi esistono soltanto perché ci sono i confini provinciali». «Sono certo che questa esperienza lascerà un'impronta positiva - ha aggiunto - e mi auguro che questa unicità di intenti possa coagularsi anche intorno ad altre problematiche che riguardano il nostro territorio e che necessitano di un sostegno ampio e convinto».
Sebbene il rischio di soppressione della Provincia di Vibo Valentia sia per ora scongiurato, De Nisi non ha intenzione comunque di abbassare la guardia: «Continueremo a impegnarci con rinnovata energia sull'ipotesi di allargamento dei confini provinciali, guardando in particolare a quei Comuni che resteranno fuori dalla Città metropolitana di Reggio Calabria. In questi ultimi giorni, anche a causa di quanto accaduto, si sono moltiplicati i contatti con le Amministrazioni comunali interessate. Un lavoro prezioso che non andrà perduto».
Infine, il presidente rende noto che il Consiglio provinciale straordinario, aperto alla partecipazione dei cittadini e convocato per sabato prossimo nella piazza principale della città capoluogo, è stato annullato.