Saracena: legge rifiuti, ascoltato Gagliardi

Cosenza Attualità

"Ciclo dei rifiuti, serve una rottura epistemologica, un cambio radicale d’orizzonte, di approccio culturale e di pratica, a partire dall’utilizzo stesso del termine rifiuto, da mettere ormai da parte. Dobbiamo parlare di materiali usati in vista del loro riuso o riciclo. La rivoluzione copernicana su questa gravissima emergenza, da trasformare in opportunità, è possibile. Va solo colmato un deficit di conoscenza ed avviarsi, confrontandosi con le buone pratiche italiane ed europee e recependo le esperienze delle stesse comunità virtuose calabresi, verso un ripensamento complessivo di questo settore. Serve, subito, un tavolo tecnico sindaci, assessorato, commissione per rivedere insieme l’impianto legislativo proposto in materia".

È quanto ha dichiarato e proposto, anche a nome degli altri colleghi presenti, Mario Albino Gagliardi, Sindaco di Saracena, Paese del Moscato Passito, intervenuto nella giornata di giovedì 4 ottobre nella corso della commissione assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente, presieduta dal consigliere Gianluca Gallo. La commissione era chiamata a pronunciarsi sulle due proposte di legge “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Calabria” e “Disciplina regionale in materia di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati non pericolosi”, a firma rispettivamente della Giunta Regionale e del consigliere Damiano Guagliardi.

– Insieme a Gagliardi sono stati ascoltati dalla commissione, alla presenza del dirigente generale del dipartimento ambiente Bruno Gualtieri, anche il Sindaco di Riace Domenico Lucano, quello di Marzi Rodolfo Aiello e di Cittanova Alessandro Cannatà, il coordinatore del Forum ambientalista Francesco Saccomanno e il delegato della sezione provinciale di Cosenza della Lipu Frank Turco.

"Ritengo di avere – ha esordito Gagliardi, ringraziando il presidente Gallo e tutti i membri della commissione per l’attenta audizione dei sindaci e delle associazioni – il diritto ed il dovere, in quanto cittadino calabrese e per i risultati ottenuti nella e dalla mia comunità (prima in Calabria in termini di differenziata per l’Arpacal) di sottoporre alla vostra attenzione alcune riflessioni di carattere metodologico su una materia su cui spesso si fa confusione. A partire dai termini usati. Iniziamo a parlare di materiali usati in vista del riuso e del riciclo e non più di rifiuti, conferimento e smaltimento. Cambiamo linguaggio ed ottica e lavoriamo, attraverso un tavolo tecnico, al superamento della stessa filosofia che ispira l’impianto legislativo in esame.

I risultati di Saracena – ha continuato Gagliardi – sono stati ottenuti non contro la Regione Calabria ma insieme al Dipartimento. Quindi cambiare è possibile. Dati alla mano abbiamo dimostrato che così facendo si risparmia complessivamente. I miei concittadini – ha proseguito – spendono oggi il 30% in meno rispetto a quanto avrebbero speso con il vecchio sistema di raccolta. E se noi, a Saracena, potessimo oggi vendere tutte le frazioni, e non soltanto la plastica (come già facciamo) arriveremmo ad un ulteriore risparmio per complessivi 70.000 euro, azzerando anche la frazione organica con la lombricoltura (il cui progetto in corso partirà il 1 gennaio 2014). Sono numeri – ha scandito – ch dimostrano come la differenziata sia una opportunità e non un problema.

Perché attorno ad essa, e Saracena in questo rappresenta un esempio, ruotano occupazione, ambiente, marketing territoriale e servizi sociali. La differenziata – conviene alla finanza, all’ambiente, all’etica, alla politica ed allo sviluppo. Ed i costi di gestione del sistema diventano inferiori, sfatiamo ogni tabù – ha ribadito il Sindaco. – Gagliardi, che ha ricevuto diversi apprezzamenti dal presidente, dai consiglieri membri e dal dirigente Gualtieri, si è detto in particolare scettico sulla formula prevista dell’adesione agli ambiti territoriali ottimali (ATO). Saracena – ha spiegato – non potrà mai stare nello stesso ATO con comuni che non fanno la differenziata né dovrà pagare gli stessi costi pagati da tutti: chi non fa la differenziata – ha chiosato – deve essere penalizzato".