Famiglia, forum calabrese chiede incontro alla Regione per politiche sociali
“La famiglia è il motore del mondo e della storia; è una "comunità" non una semplice "somma delle persone che la costituiscono", è "il centro naturale della vita umana" e per questo "chiede di essere riconosciuta come tale, tanto più quando prevale la tutela dei diritti individuali". È questo, il nuovo appello rivolto da Papa Francesco, che viene accolto con gioia e fatto proprio anche dalle famiglie della Calabria che aderiscono al Forum delle Associazioni Familiari”.
È quanto afferma in una dichiarazione alla stampa Antonino Leo presidente del forum associazioni familiari calabrese che raccoglie così l’invito rivolto dal Santo Padre sabato e domenica scorsi, nel corso della grande festa delle famiglie in pellegrinaggio a San Pietro per la conclusione dell'Anno della Fede. “È un invito limpido – dice Antonino Leo - lanciato nel segno di una rinnovata azione della Chiesa in difesa del valore della famiglia”.
Leo ricorda che il Sinodo dei vescovi metterà al centro del prossimo biennio di riflessione e di preghiera la famiglia quale cellula primaria di ogni società e di ogni epoca, e che appena qualche settimana fa, anche la Chiesa italiana, a Torino, in occasione della 47esima Settimana Sociale dei cattolici italiani, ha titolato significativamente la discussione su "La famiglia, speranza e futuro per la società italiana". Nel suo messaggio Papa Francesco ha ricordato che "La Chiesa offre una concezione della famiglia, che è quella del Libro della Genesi, dell'unità nella differenza tra uomo e donna, e della sua fecondità”. In questa realtà riconosciamo un bene per tutti, la prima società naturale, come recepito anche nella Costituzione della Repubblica Italiana".
“Poiché dal Santo Padre proviene il forte richiamo al valore della famiglia – afferma Antonino Leo -e poiché, a conclusione dei lavori della grande assemblea sociale, ai cattolici italiani è stato consegnato il compito di testimoniare la bellezza della famiglia e metterla al centro del futuro del Paese, il Forum della Calabria vuole rispondere a queste sollecitazioni attraverso un rinnovato impegno attivo sul territorio”.
Il Forum calabrese, che raggruppa 25 associazioni che a vario titolo si occupano della famiglia, è presente su tutto il territorio regionale anche attraverso 5 Forum Provinciali e rappresenta, dunque, l’interlocutore forse più qualificato sulle tematiche famigliari, rilancia alcune questioni di fondamentale importanza in termini di qualità della vita e di risposta efficace alla crisi economica che tanto duramente sta toccando numerose famiglie calabresi. Il Forum della Calabria è convinto che occorra un welfare non assistenziale, ma promozionale, fatto con le famiglie e non sulle famiglie; un fisco equo nei confronti dei carichi familiari, capace di proteggere le famiglie con figli; un lavoro armonizzato sui bisogni di padri e madri.
“Sono temi – dice Leo - sui quali sarebbe un grande peccato di indifferenza se le istituzioni restassero in silenzio oppure procedessero con interventi che non hanno il supporto e il confronto con le rappresentanze organizzate delle famiglie”. Da qui prende origine la richiesta rivolta nei giorni scorsi al Presidente della Giunta Regionale Calabria, on. Giuseppe Scopelliti, ed all’assessore alle Politiche Sociali, dott. Nazareno Salerno, di un incontro durante il quale affrontare l’attuazione della Legge Regionale 01/2004, alla cui redazione il Forum aveva già dato un suo concreto contributo; esaminare le questioni legate al rinnovo della Consulta Regionale della associazioni famigliari; discutere nuove misure in grado di affrontare la difficile situazione economica e sociale della famiglia in Calabria.
Il Forum delle Associazioni Famigliari - conclude il presidente Antonino Leo - ha pronte alcune indicazioni che sono il frutto del lavoro responsabilmente svolto dalle diverse sigle aderenti. Oggi esse vorrebbero confrontarsi con le istituzioni lungo il solco degli inviti rivolti da papa Francesco, l’ultimo dei quali bolla come “fallimento della società” ogni atto di abbandono e di emarginazione di bambini e anziani, nel segno di quella “globalizzazione dell’indifferenza” che tante volte egli ha denunciato come scandalo universale”.