Consorzio universitario, Pacenza: "L'Ente si può salvare con la formazione"

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Consorzio universitario, Pacenza: "L'Ente si può salvare con la formazione"

C'è un'alternativa per salvare il Consorzio per la promozione della cultura e degli studi universitari di Crotone dalla paventata soppressione: affiancare alla didattica accademica l'attività di formazione e aggiornamento del personale dipendente. È quanto proposto nel piano di rilancio dell'Ente illustrato dal presidente del Cda, Marilina Intrieri, nel corso dell'ultima assemblea dei soci (svoltasi durante questa settimana), cui ha preso parte anche il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, su delega del governatore Peppe Scopelliti. La Regione Calabria è ente fondatore del Consorzio e attualmente socio di maggioranza assoluta col 54,55% del pacchetto azionario complessivo. Nel corso di questa settimana, l'esecutivo regionale ha liquidato i crediti vantati dal Consorzio nei confronti della Regione per l'annata 2007 (l'importo è pari a 129mila euro). Va inoltre precisato che stanno formalizzando la loro recessione dal quadro societario gli azionisti privati di minoranza "Sviluppo Italia" (in liquidazione) e "F.lli Romano". Il Consorzio, a breve, sarà quindi ad intera partecipazione pubblica con Regione, Provincia e Comune di Crotone. Ed è proprio questo aspetto a suggerire la via della trasformazione del Consorzio in Ente strumentale per le pubbliche amministrazioni a servizio dei corsi di aggiornamento e di formazione resi ormai obbligatori dalla legge. "Se davvero s'intende rilanciare il Consorzio - commenta l'onorevole Pacenza - l'unica via da percorrere è questa. Tra gli scopi dell'Ente per la promozione culturale vi è, fra l'altro, l'istituzione di corsi destinati all'approfondimento e alla riqualificazione professionale. La Regione potrebbe quindi affidare al Consorzio la gestione del servizio di formazione del personale delle aziende sanitarie e ospedaliere; mentre Provincia e Comune potrebbero individuarlo come Ente strumentale per la programmazione, il coordinamento, la pianificazione e la gestione del servizio di formazione obbligatoria permanente del personale. Accanto a tutto ciò, verrebbe comunque a svolgersi la regolare attività universitaria già presente, con prospettive d'ampliamento per l'offerta formativa. Al momento - conclude l'onorevole Pacenza - è questa l'ipotesi più accreditata dall'assemblea dei soci per scongiurare che, l'unico istituto pubblico per la formazione universitaria, venga soppresso. Soprattutto alla luce del buon lavoro svolto in questi anni dal suo presidente Marilina Intrieri".