Amendolara. Disagi maltempo, Ciminelli: protezione civile nazionale da rivedere

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“È inutile e inaccettabile ascoltare il Capo della Protezione Civile Gabrielli continuare indirettamente a scaricare sui sindaci, cioè i soggetti istituzionali in queste ore in prima linea per affrontare disagi giganteschi, una presunta incapacità di prevedere e gestire emergenze, così come quella che si è abbattuta anche sulla Calabria ionica in questi giorni. - Afferma in una nota il sindaco di Amendolara Avv.Antonello Ciminelli - È, piuttosto, l'intera impostazione nazionale della Protezione Civile che, così come concepita, dall'alto e per sola astratta previsione legislativa, non può funzionare mai. Le regioni sono le prime vittime di un sistema nazionale di interventi che non tiene conto delle effettive risorse umane, strumentali ed economiche dei diversi territori. – Prosegue la nota - Al sottosegretario regionale alla protezione civile Giovanni Dima, col quale sono in costante contatto telefonico e che è impegnato da giorni su più fronti per garantire ai territori, inclusa Amendolara e l'alto ionio, pur nelle difficilissime condizioni date, la massima assistenza possibile, va pertanto il grazie ed il plauso mio personale, dell'Amministrazione Comunale e di quanti, a vario titolo, stanno offrendo, insieme alla Regione Calabria, il loro contributo nella rete istituzionale locale di protezione civile, per ridurre o evitare danni a cose e persone. Va rivisto, lo ripeto, in ambito nazionale, il quadro complessivo delle funzioni, dei ruoli e soprattutto delle modalità operative periferiche di una Protezione Civile altrimenti destinata a restare un nome vuoto o solo su carta oppure, nel più probabile dei casi, uno strumento di esclusiva conta dei danni ex post. – Conclude la nota - Analogo discorso vale per il sistema attuale delle allerta meteo così come pensate e trasmesse dal nazionale ai terminali locali: va assolutamente rivisto, salvo svuotarle di senso e soprattutto di reale efficacia rispetto ai destinatari delle stesse.”