Messina (Idv): “Destinare i beni della ‘ndrangheta a spazi sociali”
“La notizia del provvedimento di confisca dei beni al clan Pesce a Reggio Calabria (LEGGI LA NOTIZIA), possessore di un vasto patrimonio immobiliare, è da considerare come la forte scelta dello Stato di colpire la criminalità organizzata nel “cuore” delle proprie attività.” È quanto si legge in una nota di Ignazio Messina, Segretario Nazionale Italia dei Valori.
“Tra gli altri,- dice Messina- il provvedimento comprende vasti appezzamenti di terreno agricolo, 19 beni immobili nonché un vasto complesso sportivo che possono essere dati in gestione per spazi sociali e altri possono essere venduti. Esigenza sentita ancor più in territorio calabrese ed in una città come Reggio Calabria, sede dell’Agenzia dei Beni Confiscati che attualmente gestisce 11 mila beni nelle sole tre regioni di Sicilia, Campania e Calabria. È ora necessario che l’agenzia venga dotata di strumenti attraverso i quali rilanciare le tante aziende e beni sequestrati che possono creare utili”.
“Se non si vuole passare per un Paese a prevalente economia mafiosa- continua Messina- occorre introdurre delle modifiche all’orientamento del governo: impedire ogni rapporto tra mafia, affari e politica, assicurare un iter parlamentare di modifica dell’attuale legislazione e garantire un percorso nella legalità. In questo modo a guadagnarci sarà lo Stato che reperisce risorse per le priorità, per il lavoro, per la sanità e ci guadagneranno i cittadini, che già pagano il prezzo di un’aggressività criminale senza difesa alcuna.
Almeno, potranno usufruire di ciò di cui altri si appropriano incrementando illegalità e che restituirebbe piuttosto dignità. È questo che dobbiamo perseguire ed è questo verso cui stiamo sollecitando da mesi come Italia dei Valori. Di ieri anche le dichiarazioni del Ministro Cancellieri, favorevole alla vendita dei beni confiscati, quindi, non si comprende, cosa stiamo aspettando per intervenire”.