Concerto di Natale nell’antica cattedrale di Sambiase

Catanzaro Tempo Libero Lina Latelli Nucifero

“Racconto di Natale” è il titolo del concerto scandito di ricordi, nostalgia, riflessioni che la Polifonica Aulos ha tenuto nella suggestiva chiesa di San Francesco, antica cattedrale di Sambiase, per far rivivere gli stati d’animo con cui affrontare il prodigioso evento del Santo Natale.

Il concerto si inserisce nell’ambito dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano finalizzati alla valorizzazione dei centri storici ed è stato dedicato a Vincenzo D’Audino, padre della presidente dell’associazione “Musica e Arte-Aulos” e socio fondatore della stessa associazione, scomparso alcuni mesi fa.

«Una persona rispettosa e lavoratrice che vogliamo ricordare nelle gioia perché ci guarda e ci benedice dal Paradiso dove certamente si trova» ha affermato don Antonio Bonacci ad inizio del concerto ricco di canti, poesie, brani natalizi scelti, con cura dall’ideatrice del progetto artistico Rosanna De Luca, dalle opere di grandi autori della letteratura nazionale ed internazionale come Manzoni, Pirandello, D’Annunzio, Sciascia, Pasternak e Sant’Agostino.

L’edizione di quest’anno ha presentato una novità sia per la presenza di una bambina di sei anni Francesca Nigro, che si è esibita anche da solista, e sia per quella del Gruppo corale giovanile dell’Aulos, accompagnato al violino, insieme alla Polifonica, da Maria Mattea Pagani e al pianoforte da Manuela Mazza. A rafforzare la magia e l’atmosfera natalizie sono state le voci soliste di Paola Magno e Christian Cozzoli, motivo di soddisfazione, insieme agli altri giovani, per il direttore della Polifonica Rosa D’Audino che ha sottolineato l’importanza della comunione dei giovani nella musica capace di farli divertire, confrontare e relazionare.

Il momento più coinvolgente ed emozionante si è registrato allorquando Paola Magno, con la sua stupenda voce, ha intonato “ Un uomo senza tempo” in ricordo della figura di Vincenzo D’Audino che era componente del Coro ed amava tanto la musica. «Un padre dagli occhi buoni e i capelli bianchi, un padre capace di ascoltare, diventato un uomo senza tempo. Ho il tuo sangue nelle vene» sono state queste le parole del brano musicale che hanno commosso profondamente il numeroso pubblico e nelle quali si è rispecchiata la dimensione umana di Vincenzo D’Audino. In verità anche gli altri brani eseguiti hanno fatto vibrare di forti emozioni i cuori dei presenti che si sono sentiti uniti nella fede in questo momento di attesa del Redentore.

Tra i brani eseguiti non sono mancati quelli in latino (Magnificat, Adeste fideles), in vernacolo calabrese ( Ch’è Duci ‘Stu Figghiu, La Notti di Natali, Allistimuni, in inglese (He never failed me yet, I will follow Him, The Christmas Song, Carol of the Bells, Hait Holy Queen). La Polifonica ha concluso il concerto con l’esecuzione di Amen che il pubblico ha apprezzato molto seguendo il ritornello con il battito ritmico delle mani.