Gioco d’azzardo, Magarò: il Governo vuole fare cassa
«Il Governo vuole fare cassa con il gioco d’azzardo. Lo fa nella legge di stabilità prevedendo nuove concessioni e soprattutto, colpendo quei Comuni e quelle Regioni che sono impegnate a contrastare la crescita vertiginosa di sa la criminalità la regia della criminalità organizzata».
Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, commentando gli indirizzi del contenuti nel documento programmatico del Governo Letta.
«Così non va – tuona Magarò che ha di recente presentato una proposta di legge sul riordino della disciplina in materia al fine di tutelare la salute dei cittadini e sta lavorando in seno alla Macroregione della Legalità per portarla sul tavolo nazionale – Non tutto è ammissibile per fare cassa e sicuramente non lo è sfruttare la situazione di patologia in cui versano centinaia e centinaia di cittadini.
Penalizzare i Comuni e le Regioni impegnati a contrastare il fenomeno, chiamandole a rispondere direttamente dei mancati guadagni derivanti da provvedimenti assunti in tema di gioco d’azzardo e di riduzione di licenze e concessioni è un errore che pone il Governo di fronte ad una scelta: regolamentare il gioco d’azzardo con norme più severe che tengano conto degli effetti negativi dell’attività – ludopatia e criminalità organizzata – oppure fare cassa consapevoli delle problematiche connesse alla diffusione di slot machine e tavoli verdi. Ci pare che il Governo Letta abbia deciso per la seconda».