Agricoltura, Trematerra replica a Rao
L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dal suo omologo alla Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao, ha rilasciato – tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta - la seguente dichiarazione: “La propaganda ed i toni trionfalistici non appartengono all'assessorato all'agricoltura di questa Giunta regionale.
Non perché non ce ne sarebbero le ragioni ma perché il momento impone saggezza e perseveranza nel conseguire l'obiettivo di dare garanzie e solidità alle migliaia di famiglie di agricoltori che, quotidianamente in Calabria, con il loro duro e silenzioso lavoro, riescono a spingere quell'economia asfittica che attanaglia non solo la nostra regione, ma che ha invece proporzioni planetarie.
Pertanto all’incomprensibile nota dell'assessore della Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao, dagli esclusivi contenuti propagandistici, mi limito a rispondere con dati inoppugnabili ed incontestabili che dimostrano l'esatto contrario di quanto avventatamente affermato.
E cioè che la Regione Calabria continua a credere e ad investire nella provincia di Reggio Calabria. Sia chiaro a tutti, in premessa, che al quadro positivo disegnato nelle settimane passate da Bankitalia, che ha evidenziato come il settore agroalimentare calabrese sia uno dei pochi contrassegnati dal segno +, le politiche di sviluppo rurale di questo assessorato, non siano assolutamente estranee. Tutt’altro. Si tratta infatti di un settore che, nonostante la crisi generale, sta compiendo significativi passi in avanti, con importanti prospettive di crescita in tutte e cinque le province calabresi.
Province sulle quali il Dipartimento agricoltura sta investendo in maniera specifica e mirata, nell’ottica della valorizzazione delle peculiarità specifiche e dello sviluppo delle aziende locali. Venendo proprio alla provincia di Reggio Calabria, risultano particolarmente importanti i dati che riguardano gli investimenti effettuati nel corso dell'attuale programmazione. Parlando di misure strutturali, la somma impegnata è superiore a 100 milioni di euro, dei quali oltre 40 milioni di euro già erogati.
Investimenti che stanno contribuendo all'ammodernamento delle aziende agricole reggine, a quelle per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, nonché per l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali. Sono stati altresì effettuati pagamenti per oltre 50 milioni di euro, che comprendono le indennità compensative di zone montane e non, i pagamenti agroambientali, gli adeguamenti agricoltura e selvicoltura ed il primo imboscamento di superfici non agricole e di terreni agricoli.
E che dire poi dei 4 milioni di euro che il Dipartimento agricoltura, nei mesi passati, ha inteso destinare alle aziende della filiera del Bergamotto, che, guarda caso, non si si trovano esattamente nella Sibaritide, ma proprio nel Reggino nella zona di produzione della DOP “Bergamotto di Reggio Calabria ”.
Un importante sostegno agli imprenditori agricoli bergamotticoli ed alle imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione del territorio reggino, che sottolinea ancora una volta l’impegno profuso dalla Giunta Scopelliti nell’opera di tutela e valorizzazione dei “prodotti di eccellenza” nostrani.
Gli interventi di supporto del Dipartimento agricoltura nella provincia di Reggio Calabria, però, si estendono anche ai Piar, Progetti integrati per le aree rurali, che nel territorio sono stati finanziati per un valore di quasi 8 milioni di euro. Si tratta di importantissime risorse finanziarie messe a disposizione di tanti enti che, nonostante la difficile congiuntura economica, stanno avendo la possibilità di migliorare i servizi e la qualità della vita nelle aree rurali.
Alla Provincia di Reggio Calabria, in particolare, il Dipartimento agricoltura ha concesso il finanziamento di tre Piar, relativi alle misure 125 e 321 del Psr Calabria, che riguardano rispettivamente il miglioramento e lo sviluppo delle infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e della selvicoltura, e i servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale, che coinvolgono ben quarantasette enti pubblici, tra i quali l’amministrazione provinciale, l’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, alcune comunità montane e numerose amministrazioni comunali.
In sintesi, alla luce degli ingentissimi importi finanziari destinati al al territorio di Reggio, delle leggi di riforma approvate che assicurano una migliore base giuridica a tutti gli investimenti in corso, mi sembra superfluo sottolineare che il Dipartimento agricoltura abbia un atteggiamento di enorme attenzione nei confronti del comparto agricolo reggino. Inspiegabilmente sfuggito all’assessore Rao ma non ai più.
La provincia di Reggio Calabria è tutt’altro che considerata un ‘territorio di serie B’ e che le sue esigenze, così come quelle delle altre quattro province calabresi, siano sempre al centro dell’attenzione del Dipartimento, sia nei tavoli regionali che in quelli nazionali e comunitari. Questo è il motivo, in sintesi, dell’incomprensibilità delle affermazioni dell’assessore Rao e delle assurde argomentazioni addotte. Il confronto resta comunque aperto, com’è doveroso che sia, sempre che la sua esigenza non si limiti ad essere solo di facciata”.