Comunità Montane: Cgil, regione protesti contro Governo
Si e' riunito a Lamezia Terme il coordinamento regionale CgiL dei lavoratori delle Comunita' Montane calabresi, per intensificare l'azione portata avanti dal sindacato, atto a risolvere lo stato di precarieta' ed incertezza dei 420 lavoratori. "Come e' noto - spiega un comunicato della Fp-Cgil - la Legge finanziaria per l'anno 2010, ha cessato tutti i finanziamenti alle comunita' montane , decretando la paralisi degli enti che non sono piu' in grado di svolgere nessuna funzione, trasferendo cosi' alle Regioni, l'onere di sostenerne i costi. Il finanziamento di 4 milioni di euro deliberato dal Consiglio regionale uscente, che serve al pagamento dei primi tre mesi del 2010, e la nuova Giunta regionale non ha espresso alcuna posizione precisa e non ha, almeno finora, programmato nessuna iniziativa politica/istituzionale per assicurare il restante finanziamento occorrente al pagamento degli stipendi per tutto l'anno , ne' per la futura nuova "governance" della montagna e della collina calabrese, tranne qualche dichiarazione del sottosegretario alle riforme di mera rassicurazione sulla sorta dei lavoratori. Bisogna attivare tempestivamente le strutture regionali - dice la CGil - per il reperimento dei fondi necessari per garantire la regolare erogazione degli stipendi, per non aggravare le gia' precarie condizioni dei lavoratori, perche' si tratta, in molti casi, di persone a capo di famiglie monoreddito". La Fp-Cgil chiede alla Giunta regionale "di mettere in atto un'incisiva protesta nei conforti del Governo per il recupero del fondo consolidato destinato al pagamento degli stipendi, che illegittimamente e' stato soppresso solo alle Comunita' Montane, creando una disparita' di trattamento tra, i dipendenti delle Comunita' Montane ex legge 285/78, e i dipendenti ex 285/78 assunti dalle Comunita' Montane e trasferiti negli anni ottanta ad altri Enti".