Manovra: da martedì in aula senato, strappo Governo-Regioni

Calabria Attualità

La manovra finanziaria e' pronta per l'approdo in aula. Il via libera della commissione Bilancio del Senato e' arrivato ieri dopo una maratona di 12 ore e martedi' il testo passera' all'esame dell'assemblea di Palazzo Madama. Intanto sul fronte politico si e' consumata la rottura tra il governo e le regioni: durante l'incontro a Palazzo Chigi il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha mantenuto la linea del rigore sui tagli scatenando la reazione dei governatori che sono pronti a rimettere le deleghe. Un'intesa sembra invece stata raggiunta con comuni e province che hanno ottenuto l'autonomia impositiva e una e l'apertura alla modifica del patto di stabilita'. Nella giornata di ieri si e' registrata inoltre la marcia indietro del governo sull'emendamento 'Alfano'. Il governo ha ritirato il progetto di riduzione dei tempi dei processi civili, dopo una riformulazione delle norme piu' contestate. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha spiegato che la misura sara' presentata in un disegno di legge e che il ritiro risponde alla richiesta di una maggiore riflessione da parte del Parlamento. E' passato invece, con un solo voto di scarto, il rinvio per il pagamento delle multe per le quote latte nonostante l'opposizione dell'attuale ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, che ha minacciato le dimissioni. Il testo del relatore, Antonio Azzollini, ha subito solo qualche modifica: slitta dunque al 31 dicembre il pagamento della rata delle multe latte per i produttori che hanno aderito alle rateizzazioni. Terminati i lavori in commissione ora la manovra passa all'aula che avviera' appunto i lavori martedi' per chiuderli giovedi' 15 con il voto di fiducia che sara' probabilmente formalizzato con la presentazione di un maxiemendamento. Il testo, ha assicurato lo stesso Azzollini, recepira' tutte le modifiche della commissione. Unica eccezione la modifica sulla proroga della sospensione delle tasse in Abruzzo annunciata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che prevede l'estensione da 60 a 120 delle rate con cui saranno ripresi i versamenti tributari e contributivi nelle zone colpite dal sisma.