Tremenda Day di Don Mazzi: il 3 maggio a Cosenza
“Riservato a chi ha una tremenda voglia di vivere” è il messaggio che campeggia sulla testata del sito di Tremenda Day, prima edizione di un evento voluto dalla Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi e che coinvolge trenta piazze italiane. Cosenza è tra queste, grazie alla presenza dei delegati Debora Granata e Roberto Serra, maglie calabresi di questa grande rete di solidarietà che sono i centri giovanili.
Le iniziative che, a livello nazionale, si svilupperanno il 3, 4 e 11 maggio, nel capoluogo bruzio si consumeranno, a mo’ di apripista, sabato 3 maggio. La filosofia ispiratrice è la medesima per tutti ed è dettata da quelle che sono definite le “quattro ruote educative” del pensiero di Don Antonio Mazzi: lo sport, la musica, il teatro e il volontariato. Tutte le piazze – dove si prevede complessivamente la presenza di centomila persone – saranno dunque animate da musica, manifestazioni sportive, arte, canti, balli.
A Cosenza la kermesse parte alle ore 15 ed il palcoscenico è il tratto centrale dell’isola pedonale. Tra artisti di strada, esibizioni musicali, esposizione di opere artistiche (lungo la suggestiva scalinata di via Arabia) ed iniziative sportive - queste ultime grazie alla collaborazione del CONI che, a livello nazionale, ha sposato l’iniziativa - si andrà avanti sino alle ore 21.00.
Fitta la rete di volontari a sostegno della buona riuscita dell’evento: si offre il gruppo Ubi Banca insieme ai volontari Exodus, che è il progetto al quale Don Mazzi diede vita nel 1984, quando propose di risanare l’area Parco Lambro di Milano, frequentata da tossicodipendenti. A 30 anni da quell’esperienza, ci dice Don Mazzi, nasce una nuova sfida, “rendere più tangibile la possibilità di prevenire il disagio fornendo l’alternativa ai giovani, che passa attraverso l’offerta di luoghi di incontro e di comunità”.
Ed ecco i Centri giovanili Don Mazzi, che dal 2012 sono luoghi di aggregazione e di sano protagonismo giovanile, per dare un’alternativa agli adolescenti di oggi, arrivare prima del disagio e liberare una tremenda voglia di vivere.