Cariati e Cascia unite nel gemellaggio

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“Questo gemellaggio rappresenta per noi un’esperienza di intima riscoperta dei valori e di idealità che sottostanno all’abbraccio tra le nostre comunità. Quei valori come il perdono, la riconciliazione e la pace che in questo luogo si respirano e si colgono in ogni angolo, in ogni pietra e in ogni sguardo. È un’atmosfera, quella nella quale ci troviamo che non solo ci riconcilia con la nostra funzione di rappresentati istituzionali e politici in un momento in cui questo compito risulta particolarmente gravoso, ma, che ci riconferma nella convinzione che queste, pur nella loro indispensabile laicità, devono essere capaci di intraprendere non solo le esigenze più immediate e materiali della comunità, ma anche quei sentimenti profondi e intimi che fanno la nostra identità collettiva. Quella profonda spiritualità cristiana che è parte fondante del nostro essere comunità nazionale. In questa terra affondano le radici dell’Italia. Un Paese che mai come in questo momento rischia di perdere il contatto con se stesso proprio perché sembra aver smarrito la consapevolezza delle proprie radici, degli ideali, laici si, ma anche e ancora prima cristiani della solidarietà, della pace e della riconciliazione”.

È quanto ha detto il Sindaco di Cariati, Filippo Sero (che ancora una volta ha ringraziato Mons. Santo Marcianò per aver fortemente voluto questa unione) nella serata di mercoledì 21 a Cascia, nel corso della cerimonia dell’accensione della fiaccola della pace portata da Antonio Fuoco il giovanissimo campione della Scuderia Ferrari Driver Accademy. Realizzata in legno di ulivo, la fiaccola è stata ideata in occasione del 56° gemellaggio di fede e di pace dall’artista cariatese Alfonso Caniglia. Presente al momento, insieme ai gonfaloni della provincia di Perugia, anche il Prefetto di Perugia Antonio Reppucci. Oltre al sindaco Sero, nella folta delegazione partita da Cariati, c’erano anche il Presidente del Consiglio Cataldo Minò, la cittadina delegata alla cultura Assunta Trento, il Comandante della Polizia Municipale Pietro De Luca e il Professore Franco Liguori. Nella giornata di giovedì 22, dopo la processione da Roccaporena, alla quale si è unito il corteo storico con i tradizionali costumi quattrocenteschi, si è tenuta la Solenne Pontificale presieduta dal Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura.

“Santa Rita – ha detto SERO – è l’emblema di una santità semplice, silenziosa e umile. Una santità che nell’operosità e nella preghiera si conferma e si conquista quotidianamente. Dobbiamo recuperare questa operosità. La capacità di ascoltare senza pregiudizi sapendo che è nel rapporto con l’altro, e quindi con la comunità che l’individuo realizza la più vera e intima essenza della propria umanità. Nell’accendere il tripode votivo e nell’alimentare la fiamma con l’olio – ha concluso il Sindaco – che è il prodotto della nostra fatica e della nostra terra, riaccendiamo la nostra speranza di un futuro di pace e di prosperità per noi e per tutte le comunità del mondo che sentiamo oggi qui presenti in un abbraccio ideale”.

“A Cascia batte un cuore calabrese – ha dichiarato il Sindaco di Cascia, Gino Emili. La nostra vicinanza a questa meravigliosa parte d’Italia – è andato avanti – si è manifestata anche nello scorso mese di aprile quando la delegazione casciana è stata ospite a Cariati dove è stata accesa la fiaccola che oggi è giunta nella nostra Città. Noi gente di montagna – ha concluso il Sindaco di Cascia – abbiamo vissuto la vertigine degli orizzonti aperti dello splendido mare calabrese. Sono certo analoghe emozioni avete provato voi, amici di Cariati, giungendo qui, con questi nostri orizzonti chiusi dalle montagne”.