Morì dopo aver mangiato funghi, riesumata la salma di un’insegnante vibonese
E' stata riesumata nel primo pomeriggio nella sala mortuaria del cimitero di San Nicolò di Ricadi, nel Vibonese, la salma di Liberata Mangialavori, 64 anni, insegnante del luogo. La riesumazione è stata disposta dalla Procura di Vibo Valentia, per far procedere il medico legale, Katiuscia Bisogni, all’esame autoptico sulla salma.
La donna è deceduta il 18 marzo scorso a seguito di un avvelenamento da funghi dalla stessa raccolti. Trasportata solo alcuni giorni dopo aver ingerito i funghi al Pronto soccorso di Tropea e poi all'ospedale di Vibo Valentia, dopo la diagnosi di epatite acuta la donna era stata trasferita al Policlinico Umberto I di Roma per il trapianto del fegato ma non c'è stato nulla da fare.
L'autopsia si è resa necessaria dopo un esposto alla Procura di Vibo da parte dei familiari della donna. Esposto-denuncia che ha portato il pm Gabriella Di Lauro ad iscrivere sul registro degli indagati il medico curante della donna. L'inchiesta della magistratura mira a far luce anche al mancato trasferimento della donna a Roma in elisoccorso. A seguire le operazioni di riesumazione della salma, i carabinieri della Stazione di Spilinga diretti dal maresciallo Antonio Di Carlo. (Agi)