Minacciavano presunti autori furti, tre arresti nel Cosentino
Si erano sostituiti alle forze dell'ordine, minacciando alcune persone ritenute colpevoli di alcuni furti, imponendo la restituzione della refurtiva e "vietando" loro di avvicinarsi al paese. Per questo motivo gli uomini del commissariato di Polizia di Paola (Cs), diretti dalla dirigente Raffaella Pugliese, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Paola, a carico di tre persone. Si tratta dei fratelli Pietro e Giuseppe Calabria, di 28 e di 34, entrambi residenti a san Lucido (il primo con precedenti per estorsioni, armi, minacce e lesioni, il secondo con precedenti per associazione mafiosa, armi, estorsione, sequestro di persona) e di Marco Priolo, di 25. Sono ritenuti responsabili dei reati di violenza privata, lesioni personali aggravate in concorso. I fratelli Calabria, allevatori di bestiame, forti, secondo l'accusa, dell'appartenenza al clan mafioso Calvano, avrebbero posto in essere, per mesi, condotte intimidatorie e azioni violente nei confronti dei presunti autori dei furti. Insieme a Priolo, sostituendosi alle forze dell'ordine, avrebbero imposto la restituzione della merce rubata, obbligando i presunti colpevoli, se pur residenti, a non circolare nel territorio di San Lucido, limitandone le normali attività ed esigenze lavorative. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. (AGI)