Fiz: “Il Marca come strumento di approfondimento per il contesto artistico locale”
“Sono convinto che un museo come il MARCA debba lavorare con la stessa energia sulla conoscenza delle più importanti esperienze di carattere nazionale e internazionale e nello stesso tempo approfondire la specificità del contesto cittadino interrogandosi anche sulle carenze di un sistema che per lungo tempo non ne ha consentito la giusta divulgazione”. Lo scrive in una nota Alberto Fiz, direttore artistico del Marca di Catanzaro, in merito alle polemiche sollevate da Sabatino Nicola Ventura sulla mostra del gruppo Mauthausen allestita proprio al Museo di arte contemporanea della città capoluogo di regione.
“Mi fa molto piacere che la mostra dedicata al Gruppo Mauthausen rappresenti l’occasione per aprire un dibattito quanto mai attuale sulle esperienze sviluppate a Catanzaro negli anni settanta. L’iniziativa del MARCA ha come obiettivo quello d’interrogarsi su una realtà culturale e artistica non sufficientemente valorizzata”.
“Del resto la mostra sul Gruppo Mauthausen è una vera e propria riscoperta rispetto ad un’esperienza che, se si eccettua una rievocazione nel 2008 al Complesso Monumentale del San Giovanni, era stata completamente dimenticata. La nostra esposizione non solo presenta l’installazione del 1974, ma un nuovo lavoro del tutto inedito intitolato Permanenze realizzato per quest’occasione”.
“Sono ben lieto che questo evento sia l’occasione per un confronto più ampio sulle avanguardie a Catanzaro consentendo finalmente di colmare delle gravi lacune. Il nostro museo è ben consapevole della vivacità della scena culturale a Catanzaro (credo che uno dei nostri meriti sia proprio quello di averla messa in rilievo con forza e determinazione) e, non a caso, qualche tempo fa, ha dedicato una personale a Mario Parentela. Purtroppo quanto è stato sviluppato a Catanzaro, non ha avuto la diffusione che meritava nemmeno tra gli addetti ai lavori e per rendersene conto è sufficiente leggere il documentato saggio di Massimo Bignardi La pittura contemporanea in Italia meridionale 1945-1990 (Electa Napoli, 2003) che dedica poche righe fugaci a quanto è avvenuto a Catanzaro”.
“Sono lieto di approfondire questi argomenti in un dibattito pubblico da organizzare al MARCA intitolato proprio L’avanguardia a Catanzaro negli anni settanta a cui le chiederò d’intervenire”.