Campo Calabro manifestazione indetta dalle associazioni campesi in merito alla vicenda del bitumificio
"La vicenda del bitumificio, sorto come per magia a Campo Calabro, è emblematica dello stato di salute della “democrazia” nel nostro Paese. Un impianto, sicuramente impattante sulla salute e sull’ambiente, viene costruito senza permessi, tanto da arrivare ad un’ordinanza di demolizione da parte del Consiglio comunale campese."Lo dichiarano in una nota le associazioni campesi di Campo Calabro.
Eppure, a distanza di oltre un anno da quella ordinanza, quella ciminiera ancora svetta sulla cittadina dello Stretto, mentre la Gioia Bit, la società che ha costruito l’impianto, si vede rigettare un’istanza di sanatoria, presentata senza ritegno e contro la cittadinanza campese che in questi anni ha manifestato in varie forme la sua netta contrarietà.
Domenica 6 luglio saremo al fianco delle associazioni e dei cittadini di Campo Calabro che scenderanno in piazza al fine di poter mettere una pietra tombale su una storia che si protrae ormai da troppo tempo, e per buttare già quella torre che è uno smacco alla democrazia e una mortificazione della volontà popolare. Non si può più accettare che l’interesse privato, in nome di qualche misero posto di lavoro, venga messo avanti all’interesse dei più, alla salute dei cittadini, all’ambiente che ci circonda. Un futuro diverso lo possiamo costruire insieme, riappropriandoci del sacrosanto diritto a contare e decidere.