Germanò (Ncd) sulla situazione del canile di Mortara
“Forse sarebbe necessario e opportuno che i tre commissari straordinari del Comune di Reggio, assieme ai dirigenti e funzionari dell’Ente, organizzassero una loro visita al canile di Mortara, messo in attività dagli splendidi ragazzi volontari di “Dacci una zampa””. E’ quanto scrive Franco Germanò, componente Assemblea Nazionale NCD.
“Capirebbero, così – continua la nota - che è giunta l’ora di attivare tutte le iniziative finalizzate alla “normalizzazione” della struttura. Un’opera realizzata con i fondi del Decreto Reggio quando sindaco era Scopelliti e che, con la sindacatura Arena, aveva visto il definitivo completamento attraverso la messa in cantiere di opere necessarie alla possibile fruizione. Nell’estate del 2012 viene poi bandita la gara per l’affidamento in gestione del canile che si compone di due parti ben definite, un’area sanitaria ed una rifugio, con la possibilità di ospitare oltre 450 cani. Il servizio sanitario pubblico, ovviamente, è compreso. Gestione che per le solite pastoie burocratiche non viene assegnata e poi, con l’arrivo dei Commissari nell’ottobre del 2012, tutto tace e scende nuovamente il silenzio su questa struttura.
Sembra che il problema, sino ad oggi dimostratosi “insormontabile” per i burocrati del Comune, sia l’accatastamento del bene, come se per effettuare tale operazione fossero necessarie professionalità di altissima specializzazione, tempi lunghissimi, attività che richiedano impegno esclusivo.
Adesso però la misura è colma. Bene hanno fatto i volontari ad occupare il canile per poter dare assistenza e ospitalità ai tanti cuccioli abbandonati da persone inqualificabili, ai randagi portati presso la struttura in queste ore anche dalle Forze dell’ordine, a quegli amici dell’uomo che hanno bisogno di trovare una casa e una famiglia da cui essere adottati. La loro azione è benemerita e grande è stata la solidarietà e la vicinanza dei reggini che stanno non solo facendo sentire la loro presenza e condivisione, ma stanno contribuendo con donazioni di ogni genere.
Ora spetta ai Commissari operare. Due le cose da fare. Disporre che con immediatezza i responsabili tecnico-amministrativi procedano senza indugio all’accatastamento dell’immobile e, in attesa che il bando per la gestione venga reiterato, affidare per qualche mese la struttura ai volontari che hanno manifestato la loro disponibilità a proseguire gratuitamente.
La messa in funzione del canile, inoltre, renderebbe operativa anche l’iniziativa dell’ASP che, utilizzando risorse destinate dalla Giunta Regionale presieduta da Scopelliti, ha avviato una convenzione con le cliniche veterinarie autorizzate per le attività di sterilizzazione dei cani randagi, che a regime consentirebbe di intervenire su circa 400 animali all’anno.
Io - conclude Germanò - ci sono stato al canile e posso assicurare i Commissari che qualora decidessero di andarci anche loro troverebbero il sorriso dei volontari, la ritrovata serenità dei cani ospitati e sentirebbero doveroso intervenire. La mia disponibilità ad accompagnarli è naturalmente totale, soprattutto se da parte dei tecnici comunali responsabili anche di questa evidente “omissione” fosse loro consigliato di tenersi lontani perché le “pratiche amministrative non sono complete”.