Pentedattilo: Campi del sole 2010, l’intervento di Barillà
Proseguono a Pentedattilo le attività dei Campi del Sole 2010. I volontari, riferisce un comunicato, hanno vissuto intensamente questi giorni di campo in Calabria, durante i quali i momenti di condivisione e di formazione hanno avuto un aspetto quasi preponderante rispetto al lavoro nei campi. La giornata di ieri è stata di nuovo dedicata alla riflessione e al confronto. La mattina l'argomento è stato il rapporto 'ndrangheta-criminalità' minorile, con la presenza di Giuseppe Angelone, uno dei responsabili del Cpa del Tribunale Minorile di Reggio Calabria. Il pomeriggio è stato dedicato al tema della tutela dell'ambiente, tematica approfondita insieme a Nuccio Barillà, componente del direttivo nazionale di Legambiente. Per far conoscere i problemi del territorio Nuccio Barillà ha raccontato ai ragazzi le storie incredibili di due grandi opere calabresi: il mai realizzato polo siderurgico di Gioia Tauro e la storia ancora irrisolta della Liquichimica di Saline. ''Entrambe le opere - ha detto Barillà - sono nate nel momento storico successivo alla rivolta di Reggio, quando la provincia reggina era stata destinata dai politici all'industrializzazione. Entrambe hanno interessato un'area geografica di grande interesse naturalistico, distruggendo l'ecosistema esistente: agrumeti, uliveti e parte della costa sono stati eliminati per fare posto alle grandi industrie che avrebbero dovuto risolvere il problema della disoccupazione. In entrambi i casi la 'ndrangheta è intervenuta facendo grossi affari grazie agli appalti e alla gestione dei servizi, compiendo un salto di qualità e proponendosi non più come antistato, ma come 'Stato nello Stato. Il risultato e' che il V polo siderurgico a Gioia Tauro non è mai sorto. La Liquichimica, invece, è stata costruita, non ha mai aperto e la sua destinazione rappresenta un problema ancora attuale. Come risaputo, la società che ha acquistato l'area intende creare una centrale al carbone. Legambiente, insieme a molte altre associazioni del territorio, sta lottando per opporsi alla creazione di una centrale che avrebbe un impatto ambientale devastante. Sono state proposte soluzioni diverse che puntano sulle risorse locali e ambientali. Si è pensato a un centro per l'energia alternativa, a un museo del mare o altri progetti che valorizzino l'ecosistema dell'oasi faunistica del Pantano, luogo che e' inserito dall'Unione Europea tra i Siti di Interesse Comunitario. Si tratta di una battaglia ancora aperta. Da Pentedattilo si vede la ciminiera di Saline, si trovano l'uno di fronte all'altra, quale emblema del paradosso della Calabria. La ciminiera e la rocca di Pentedattilo sono simboli di due modelli di sviluppo opposti, uno imposto dall'alto con il costante ricatto dei posti di lavoro e l'altro, invece, che parte dal basso, dalla popolazione, dalla riscoperta del territorio, e lo fa nel rispetto dell'ambiente, requisito indispensabile affinché questo sviluppo sia sostenibile nel tempo. Dietro questa voglia di cambiamento nata nel borgo di Pentedattilo c'è sempre stato l'amore per questa terra , la volonta' di restare per cambiare le cose, affrontando i problemi apertamente''. Barillà ha ricordato ai ragazzi che ''non puòesistere una battaglia ambientale senza quella per la legalità e la democrazia. Allo stesso modo, non può esistere una battaglia per la legalità senza il rispetto per l'ambiente e l'iniziativa dei Campi del Sole coniuga perfettamente questi due aspetti''.