Fondazione Campanella: nomina Esposito, Cimino 'É l'uomo giusto'
Testo integrale della dichiarazione diramata dal consigliere comunale, Franco Cimino: "Non perché sia mio amico, e amico di una grande avventura, in quanto tale anche lui sia diventato "campione del mondo", ma Baldo Esposito è l'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. La sua nomina a direttore generale della Fondazione Campanella, Polo Oncologico d'eccellenza, che ancora non ha raggiunto, dopo molti anni, i risultati prefissati, rassicura tutti. L'uomo giusto, perché ovunque egli abbia operato ha manifestato sempre competenza, impegno, lealtà e moralità. Il posto giusto, perché un Istituto Scientifico di alto livello necessita di un amministratore di eguale grado, capace e nondimeno preparato sulla materia da trattare. Nel momento giusto, perché è noto che la Fondazione vive in una pesante crisi dal futuro incerto. Baldo Esposito dovrà dunque lavorare duramente e con grande senso di responsabilità, che, innanzitutto, lo ponga al di sopra delle parti politiche e degli schieramenti. Un settore delicato e vitale come quello della Sanità deve essere sottratto alle beghe politiche e alle logiche di potere, che nel passato hanno rappresentato le cause principali dell'attuale tragica situazione. Baldo Esposito è uomo concreto ma dal pensiero fine. Porterà nella gestione quella sana cultura politica, necessaria a dare alla cultura manageriale una visione d'insieme dei problemi e una migliore collocazione delle finalità dell'Azienda. Lo stretto raccordo con il Programma del nuovo governo regionale e, più in generale, con il territorio e la Città Capoluogo può svilupparsi nell'ambito di quella cultura politica. In essa vi è lo sguardo costante ai nuovi bisogni della gente. Quella strana, complessa cosa che la modernità insiste a chiamare clientela o utenza, mentre sarebbe più opportuno ritornasse a chiamarsi appunto "gente". Fondazione Campanella ha davanti a sé una difficile azione di risanamento e razionalizzazione delle risorse, ma anche la sfida più alta, dalla quale dipenderà il suo futuro: ottenere finalmente il riconoscimento di Istituto di Ricerca per lo studio dei tumori. C'è una sfida ancora più alta e impegnativa. È quella di costruire dal basso quel tanto atteso rapporto sinergico tra la Fondazione e Oncologia Ospedaliera di Catanzaro, autentico punto di eccellenza della sanità calabrese. Altri amministratori, e sono tanti, e per molti e diversi motivi, non ci sono riusciti. Il dottor Esposito, che conosce bene i pregi e i difetti della Sanità Ospedaliera, riuscirà a realizzare l'integrazione, impegnandosi, appunto politicamente, a salvare la struttura oncologica Pugliese-Ciaccio dalla scellerata decisione del governo regionale precedente, che vorrebbe trasferirla, armi e bagagli, all'interno delle mura universitarie, deprivandola della sua identità e specificità"