Papa: “Ecco perché mi candido a sindaco di Tortora”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Raffaele Papa che annuncia la sua candidatura a sindaco di Tortora.
“Cari concittadini, a primavera 2015 si svolgeranno nuove elezioni comunali per eleggere Sindaco e Consiglio. Dopo attenta analisi e riflessione, partecipo a tutti voi la decisione di candidarmi alla carica di Sindaco del mio e nostro amato Comune. Lo faccio, non solo per aderire alle sollecitazioni di tanti, non solo per dare continuità all’attività politica espressa in questi anni, non solo per confermare le tante proposte ed iniziative messe in campo, ma soprattutto perché Tortora deve necessariamente uscire dalle gabbie dell’ordinario, del pressappochismo e dell’ anonimato.
Il nostro vasto territorio nonostante le tante e ripetute promesse non ha ancora conosciuto un vero progresso e sviluppo; si continua a vivere alla giornata nulla facendo per limitare l’abbandono di giovani e padri di famiglia in cerca di lavoro altrove e spesso molto lontano con tutto ciò che ne consegue in termini di sacrifici e drammi familiari.
Fare il Sindaco, amministrare un comune, non è diventare il capo degli Uffici o del Personale o il Burocrate, né sistemarsi dietro una scrivania e su una comoda poltrona; significa invece farsi carico di esigenze ed aspettative, di necessità, bisogni e speranze dei propri concittadini e dell’intero territorio; significa inventarsi e reinventarsi ogni giorno con nuove idee, per trovare soluzioni, per formulare progetti, per eseguire programmi. Di tutto ciò poco o nulla è avvenuto, ecco perché insieme alla squadra che vorrà sostenermi, intendiamo esplicitare e realizzare l’unico modo in cui intendiamo la politica, essere a servizio della collettività per conseguire il bene comune.
Il mio impegno sarà prioritariamente per un progetto di sviluppo dell’intero territorio comunale che conta di enormi potenzialità inespresse a causa di indifferenza, pigrizia e scarsa lungimiranza; ma anche rivolto a contrastare con forza l’azione svolta in questi anni che si è caratterizzata per una semplice gestione del potere fine a stessa e mirata al mantenimento di posizioni acquisite da parte di pochi privilegiati.
Occorre inoltre sgombrare il campo da permalosità, presunzione ed arroganza e liberarla da ogni paura o minaccia, aspetti che ad oggi hanno impedito un percorso di crescita e sviluppo costringendo molti alla sottomissione e silenzio; il Municipio come l’intero territorio e la stessa politica è cosa di tutti e non di pochi e tutti liberamente devono poter esprimere le proprie opinioni.
Mi batterò una attività chiara, trasparente, aperta al confronto, alle critiche ed alle proposte che devono poter venire da qualsiasi cittadino senza distinzione alcuna. Tortora può e deve farcela se oltre a favorire la partecipazione del popolo in ogni sua forma organizzativa quali associazioni, attività imprenditoriali, giovani, anziani, apre i confini del proprio territorio ai comuni limitrofi per collaborare, programmare e gestire.
Il futuro è nostro ma si decide ora e si inizia a costruire da subito, con entusiasmo e senza alcun timore abbracciamo il nuovo e realizziamo quanto di meglio per i nostri giovani, i nostri figli, per noi stessi e le generazioni che verranno, se lo vogliamo tutti ed insieme sarà possibile. Un caloroso saluto e buona fortuna Tortora".