Crotone, Convegno informativo Progetto “Early Engagement”
Il Servizio Dipendenze dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone vuole rappresentare un progetto di intervento volto a prevenire il fenomeno delle dipendenze patologiche, rafforzare il SerT attualmente presente sul territorio e trattare i soggetti a rischio attraverso un intervento innovativo, mirato e individualizzato, al fine di identificare una linea congiunta e condivisa tra i vari professionisti del settore. Lo comunica Giuseppe PALUCCI Dirigente Medico SerT A.S.P. CROTONE.
"Tale lavoro è un esempio - prosegue la nota - di cooperazione multidisciplinare basato sull’Evidence-Based, che vede per la prima volta la nostra regione in prima linea: azione, partecipazione mirata, professionalità e collaborazione tra i servizi pubblici e privato sociale accreditato, atto a migliorare il sistema dei servizi socio-sanitari già esistenti.
Un approccio nuovo: l’istituzione di una “squadra” un TEAM WORK che avvicini chi difficilmente e raramente si avvale dei servizi attualmente presenti, e, quindi, delle conoscenze degli operatori preposti alla “cura”.
L’input alla realizzazione di tale programma è suggerito dal dato riscontrato sia sul piano nazionale che regionale, ovvero, la bassa percentuale di utenti tossicodipendenti che si rivolgono ai servizi come consumatori primari di sostanze psicostimolanti.
Rispetto ai dati conosciuti, piuttosto allarmanti del consumo di questo genere di sostanze, supporta l’idea, ormai certezza, che i servizi di trattamento –pubblici e privati accreditati- sono attualmente più vocati all’accoglienza, assistenza, cura e riabilitazione di soggetti eroinomani (tendenzialmente cronici) ed una percentuale più ridotta di consumatori/abusatori di altre sostanze d’abuso illecite.
Scopo di tale progetto è quello di realizzare una comune strategia nell’aggancio precoce in particolare di “nuovi” consumatori di sostanze d’abuso psicostimolanti in particolare cocaina, al fine di realizzare un potenziamento della “rete” dei servizi abilitati all’assistenza e alla cura dei soggetti tossicodipendenti, che sia in grado di produrre risultati concertati tra i diversi professionisti operanti nel Servizio Sanitario Nazionale.
Il progetto intende realizzare, attraverso la codificazione di una “buona prassi”, un modello di assistenza e cura dedicato al soggetto tossicodipendente che fuoriesca dallo schema classico e dal circuito SerT/Comunità terapeutica, per offrire il coinvolgimento di una più ampia rete di attori sociali finalizzata ad aumentare la precocità nell’aggancio: con una conseguente riduzione dei danni provocati dall’assunzione e dei comportamenti a rischio.
Dal punto di vista metodologico, il Progetto intende ispirarsi al principio di lavoro multidisciplinare attraverso il consolidamento di sinergie istituzionali e territoriali: SerT, Medici di base, Pediatri, Dipartimenti di Salute Mentale, Servizi Sociali, Guardie Mediche, Comunità terapeutiche, Centri per la Famiglia.
L’intervento, - conclude Palucci - che avrà il carattere della sperimentazione, verrà realizzato in luogo ed orari diversi da quelli del SerT."