Se la politica fosse calcio e il calcio politica - come lo sono ormai da tempo - questo sarebbe il risultato di una partita tra sindaci che vede il nostro Ufo viaggiare ancora tra le stelle. E dire che Pugliese, il sindaco in carica a Crotone, è uno che di buche, anche comunali, se ne dovrebbe intendere, vista la sua professione di perito assicurativo ma a prenderne una grande quanto uno stadio proprio non ci stava da nessuna parte. D’altronde che dire. Il suo programma a una prima scorsa era ampiamente ignaro delle questioni poste dall’ormai nota e lunga escalation calcistica della società Vrenna, non da ieri in pole position per la Serie A, e che quindi avrebbe dovuto almeno far priorizzare programmaticamente ai neofiti amministratori della cosa pubblica crotonese la questione dell’impatto che la promozione sta avendo. Tutti i giornali sportivi d’Europa, da Marca a l’Equipe parlano di questa amichevole tra l’Atletico Madrid e il Crotone, di un match originale che non a caso abbiamo chiamato 'derby di Carlo V' (perché è bello che il nostro retaggio spagnolo sia conosciuto patrimonio essenzialmente crotonese e non magari di Cosenza che ne ha altri) che si svolge in un altro stadio, distante ben 110 chilometri dalla sede naturale dei rossoblù. Lasciando intendere che qualcosa evidentemente non quadra se la partita non si gioca in casa. Certo non per cause turche, per colpa di qualche sultano locale, Erdogan della costa jonica, che minaccia la sicurezza e la godibilità turistica e sportiva di una nota città come Crotone.
Si deve oggettivamente prendere atto, per onesta consapevolezza politica, che nella città di Crotone non si parte mai, men che meno con questa giunta comunale Sculco-Pugliese, con la marcia giusta ma sempre con un notevole ritardo sui tempi reali delle problematiche. Un po' come quando i sindacalisti del passato aspettavano che si chiudessero le fabbriche (e che fior di fabbriche, Montecatini, Enimont, Eni, Pertusola, Poligrafico dello Stato, ecc. ecc.) per gridare all’emergenza e chiamare a sborsare lo stato assistenziale.
Fatto sta che il sindaco Pugliese ha fatto passare quieto quieto e quatto quatto, insieme con il suo partner presidente del Consiglio comunale Serafino Mauro, trenta giorni praticamente inutili. Cioè le prime quattro settimane del suo primo mese, evidentemente segnate da qualche lentezza. Se fosse stato a Roma, vista la gran cassa che fanno contro la Raggi per qualche bidone di spazzatura, lo avrebbero già avviato verso il Colosseo. Qui invece si campa di mare e di regate e nessuno dice niente. Siamo tutti brava gente, tranne poi accorgersi che oltre alle fregate della Marina ci sono pure le sonore fregature pubbliche della politica.
E cioè dopo decenni che la collettività ha pagato lo stadio dato in comodato d’uso, ha fornito la luce per Sky, gli impatti generali del traffico e della viabilità, le forze dell’ordine che di sabato, domenica o lunedì sono sempre allertate per il terribile rischio sicurezza, dopo che per quasi trent'anni l’intera comunità cittadina ha versato un bel gruzzolo di capitale sia monetario che sociale (abbonamenti, costi infrastrutturali, sponsorizzazioni pubbliche di vario tipo), aiutando la squadra e suoi proprietari privati a raggiungere i propri successi, ecco che il sindaco di Crotone si fa fare ‘bello e fesso’ (ma ovviamente qui è detto in tono scherzoso) da quello della vicina Cosenza.
Fino al punto plateale di farsi infilare un goal in contropiede da un Mario Occhiuto, subito lesto sotto porta ad afferrare l’occasione propizia. Anche a Catanzaro le Aquile ridono di noi, ha detto un simpatico e incazzatissimo ultras, dopo che il vecchio lupo cosentino Occhiuto (che pure ha un nome ittico) si è mangiato alla brace lo squaletto Pugliese, cucinandolo alla griglia in una bella serata d’estate sul barbecue del San Vito.
Poi brindando con un bel bianco del Savuto ha mandato ad Ugo Pugliese anche un beffardo comunicato stampa in cui gongola come una vongola tra il Crati e il Busento con questi versi: “la città di Cosenza è felice di ospitare presso il suo stadio comunale San Vito-Gigi Marulla, l’amichevole internazionale Fc Crotone-Atletico Madrid e ringrazia il presidente della società pitagorica, Raffaele Vrenna, per la proficua collaborazione con l’Amministrazione bruzia. La promozione in serie A del Crotone è un successo che fa bene a tutta la Calabria, regione che necessita di fare rete. L’evento che avremo l’onore di seguire dal vivo sabato 6 agosto nel nostro impianto sportivo evidenzia la volontà di promuovere l’immagine positiva del territorio grazie a risorse umane capaci di un’ottima organizzazione. A tal riguardo tengo ad esprimere la mia personale gratitudine a tutta la macchina comunale e alla famiglia Greco che, sulla scorta di un’esperienza imprenditoriale di livello, si occuperà dell’accoglienza delle due squadre”.
Qualcuno dica ad Ugo che è tempo di periziare con attenzione la realtà comunale. La sua prima buca ha fatto già vistosi danni d’immagine. Non vorremmo che per la sua Giunta qualcuno chiamasse troppo presto i carrozzieri.