di Domenico Di Paola | Nezwork.it
Non tutti sanno o fanno finta di non sapere che dal 14 dicembre 2014 è entrato in vigore un Regolamento Europeo (il nr. 1169/2011) che obbliga tutti i ristoratori, gli esercenti di bar, gelaterie e qualunque luogo pubblico che somministri alimenti per il consumo, a rendere il proprio menu più trasparente segnalando eventuali allergeni.
Così, se un ristorante serve la cotoletta dovrà aver cura di spiegare che nell’impasto sono presenti uova, sostanze che contengono glutine (il pan grattato) e magari specificare che nella stessa cucina si preparano crostacei o si trattano arachidi.
L’EUROPA OBBLIGA I RISTORANTI
Le categorie di cibi allergenici che devono essere segnalati sono 14: latte, glutine, uova, arachidi, semi di sesamo, soia, frutta a guscio, sedano, senape, anidride solforosa, lupini, molluschi, pesce, crostacei.
8 MILIONI DI ALLERGICI IN ITALIA
Come ben sanno gli 8 milioni di allergici stimati in Italia la legge è importante. Perché sapere esattamente cosa contiene un piatto evita problemi e scenette tragiche. Tipo aver un boccone in bocca e chiedere ai commensali: ma sbaglio o c’è del pistacchio in questa pasta? E tutti a provare, assaggiare, chiedersi se c’è o meno mentre il povero allergico forse autocondizionato sente tutti i sintomi emergere paurosamente.
Quindi, se in un ristorante volete mangiare una frittura mista di pesce, dovrete essere avvisati che viene preparata con una panatura all’uovo (allergene) e pane grattugiato che contiene glutine (allergene) e che ci sono sia pesci (allergene) che crostacei (allergene).
Le persone allergiche hanno il diritto di essere informate su cosa mangiano e i gestori dei locali hanno il dovere etico di consentire loro di proteggere la propria salute.
LA NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE
In merito alle informazioni fornite dalla circolare Ministeriale, a cui potete accedere al seguente link: http://qrpass.it/l1RWbR, si evidenzia l’importanza di fornire informazioni più dettagliate “…da riportare sui menu, su appositi registri o cartelli o ancora su altro sistema equivalente, anche tecnologico, da tenere bene in vista, così da consentire al consumatore di accedervi facilmente e liberamente. Nel caso in cui si utilizzino sistemi elettronici di tipo “applicazioni per smartphone”, codice a barre, codice QR etc., questi non possono essere in ogni caso predisposti quali unici strumenti per riportare le dovute informazioni, in quanto non facilmente accessibili a tutta la popolazione e dunque non sufficientemente idonei allo scopo.”
È comunque necessario che le informazioni indicate ai sensi del Regolamento 1169/2011, risultino da un’idonea documentazione scritta, facilmente reperibile sia per l’autorità competente sia per il consumatore finale, di cui il personale avrà preventivamente preso visione e conoscenza con contestuale approvazione per iscritto.
CONSIDERAZIONI
Pertanto, come si evidenzia dalla circolare, la scelta circa la modalità da utilizzare per informare il consumatore finale è rimessa alla discrezionalità dell’operatore, che sceglierà la soluzione più idonea a seconda della propria organizzazione e dimensione aziendale. Gli operatori, quindi, possono scegliere di adeguarsi semplicemente in maniera: “Verbale” informando con un semplice cartello generico “allergeni: Caro ospite, se hai delle allergie e/o intolleranze alimentari chiedi pure informazioni sulle nostre pietanze e sulle nostre bevande al nostro personale di sala. Siamo preparati per consigliarti nel migliore dei modi”. “Per Iscritto,” informando i propri ospiti con del materiale cartaceo.
IN AIUTO C’È LA TECNOLOGIA
Sono tanti i servizi tecnologici che ormai vengono proposti per adeguarsi a questo Regolamento, di sicuro quello di maggiore interesse, anche sotto l’aspetto del marketing e della comunicazione, sarebbe il menu digitale. Tra i tanti, vi posso segnalare “FoodMenu, il menu digitale in multi-lingue con filtro allergeni”.
Questo servizio permette di avere a disposizione un nuovo strumento, sempre aggiornabile, personalizzabile ma soprattutto economico e di stampare l’agenda allergeni (quindi in formato cartaceo da tenere a disposizione dei cliente che non hanno un proprio smartphone/tablet).
Concretamente il servizio funziona come segue: quando il cliente è seduto al tavolo del ristorante, potrà scansionare con il proprio smartphone il QRcode che troverà sul tavolo per accedere al menu digitale del ristorante. Il menu potrà essere anche in 4 lingue ma soprattutto potrà navigare all’interno filtrando per allergeni e sfogliando i contenuti con testi ed immagini.
Per maggiori informazioni potete visionare il seguente sito www.foodmenu.it.
LE CONCLUSIONI
Per le persone alle prese con intolleranze alimentari l'obbligo di informare sugli allergeni è davvero molto importante. Infatti, una reazione allergica può non limitarsi ad un lieve prurito o a un mal di pancia, ma i sintomi possono arrivare anche fino allo shock anafilattico e al collasso circolatorio, che potrebbe rivelarsi, a sua volta, anche fatale.
Quindi perché non adeguarsi ad un Regolamento per aiutare a far vivere meglio i vostri clienti?
Ristoratore avvisato… mezzo salvato! Buon appetito a tutti.