Serie A. Roma-Crotone: tanta grinta ma quanti errori! Vince solo il tifo

22 settembre 2016, 18:03 Trasferta Libera

Il desiderare di potersi confrontare con Roma, Juve, Inter Milan, Lazio, Napoli è scattato il giorno della promozione del Crotone in serie A, dopo il pareggio col Modena, e la grande festa all’arrivo dei calciatori allo “Scida”.

di Giuseppe Romano

L’attesa è stata breve: alla quinta giornata, ecco Roma-Crotone: una trasferta da brividi, da vivere intensamente. Sono 600 i tifosi del Crotone con bandiere, sciarpe e canti, assiepati nei Distinti-Nord dell’Olimpico di Totti e Florenzi, ex primavera Roma e maturato nel Crotone: 35 presenze e 11 gol in rossoblù nella stagione 2011-2012.

L’entusiasmo è alle stelle con la consapevolezza che la Roma, dalle grandi risorse tecniche ed economiche, è una delle candidate allo scudetto mentre l’obiettivo del Crotone è la salvezza. La tifoseria rossoblù sogna lo stesso, nessuno pensa ad un netto 4-0

Risuona alla mente l’affermazione di Nicola, allenatore dei calabresi: “Finora non abbiamo mostrato il nostro potenziale. È ora di vedere la vera squadra”, anche lui credeva in qualcosa che restasse impressa nel ricordo di tutti, lui che, dopo tre anni e un mese, tornava allo stadio Olimpico da allenatore in serie A, prima col Livorno e, anche questa volta, a guida di una “cenerentola” al suo primo ballo con i “lupi”.

A far sognare tutti, in questa speciale giornata, la piena convinzione di vedere un Crotone schierato con le sue certezze, grande grinta, la voglia collettiva di vincere e l’impegno di reggere a ritmi sostenuti per tutti i novanta minuti. Invece si perde 4-0, senza attenuanti: una difesa stremata, troppi errori, qualcuno in costante apnea sugli attacchi giallorossi e, sulla destra, tanta lentezza con nessuno mai pronto a sganciarsi in avanti, e con Palladino tutto fare, confuso anche nel battere il rigore.

Quanta amarezza! Di questi novanta minuti resta solo la gioia di aver varcato i cancelli dell’Olimpico con la squadra del cuore.

Orgoglioso del supporto dei tifosi è Nicola, amareggiato per non avere realizzato almeno un gol. Restano, comunque, da considerare positive alcune interessanti trame di gioco che non sono mancate nemmeno contro la Roma, ma occorre riflettere sui ritmi, la velocità negli interventi e la tenuta atletica, che la squadra si porta dietro dall’inizio del campionato, col risultati finali di ultima in classifica (un solo punto), unica formazione di A che non ha ancora vinto, peggiore difesa assieme ad Atalanta e Cagliari (11gol subiti) e, con Empoli (2), Palermo (3), un attacco che ha finalizzato solo tre azioni da gol. Altri dati statistici servono a poco, contano le prossime quattordici giornate di campionato dell’andata e le 19 del girone di ritorno.