di Cinzia Romano
Allenamento a Steccato di Cutro per la formazione di mister Nicola, che prova schemi e possibili soluzioni di gioco in vista della trasferta sarda. I ragazzi sono molto uniti e attenti a ciò che devono fare, Mesbah ancora con allenamento differenziato, mentre tutti gli altri sono in campo con maglietta bianca e pettorina gialla, si incitano e corrono come se fosse già la partita contro il Cagliari.
A fine allenamento, una visita speciale alla squadra da parte del presidente Raffaele Vrenna, che come anticipato nella conferenza stampa di ieri, raduna il gruppo e lo staff tecnico per scambiare due chiacchiere. Al “rompete le righe”, si sofferma in una conversazione con l’allenatore, mentre i giocatori raggiungono le docce.
Ultimo ad uscire dallo spogliatoio, l’attaccante Diego Falcinelli, che si ferma per una breve intervista.
Diego, dal Sassuolo sei passato nella società del Crotone, squadra neopromossa che sta attraversando un momento di difficoltà
Ho scelto consapevolmente Crotone, pur avendo altre alternative, perché è una situazione che mi intriga di più. Le difficoltà chiaramente ci sono e non siamo nemmeno aiutati, un po’ da tutto il contesto. Ma sono convinto che sicuramente ne usciremo grazie all’impegno e alla dura esercitazione. Stiamo lavorando tanto e piano piano ne verremo fuori da questa posizione scomoda.
Durante gli allenamenti si vede tanta intensità che poi non sempre si riproduce nelle partite, come mai?
Il prof. (il preparatore atletico Gabriele Stoppino, ndr) ci riporta i dati e dalle statistiche si vede che corriamo e anche tanto, nessuna squadra corre come noi, probabilmente corriamo un po’ male, ma stiamo cercando di migliorarci partita dopo partita.
Da un attaccante ci si aspettano anche i gol che ancora non sono arrivati, come ti senti?
Sono tranquillo perché non sono certo un giocatore che può fare la differenza da solo, ho bisogno della squadra e quando cresceremo come gruppo, migliorerò anche io e le mie prestazioni. Per il momento cerco di aiutare la squadra e fare sempre il meglio che posso.
A Cagliari l’ambiente è galvanizzato da qualche risultato positivo e qualche punto in più che si ritrova grazie a “scivoloni” degli avversari come nell’ultima partita contro la Samp, piuttosto che per meriti e occasioni costruite. Che tipo di trasferta ti aspetti?
Sarà una trasferta come le altre, perché ormai siamo abituati a giocare fuori casa. Ci aspetterà un ambiente caldo perché la squadra sta facendo molto bene. La società ha fatto un grande mercato ed è una squadra con molta qualità, quindi bisognerà scendere in campo concentrati e determinati per non ripetere l’ultima prestazione di qualche giorno fa.
Il Cagliari è alla portata del Crotone?
Certo, non possiamo entrare in campo e pensare che tutte squadre siano più forti di noi, bisogna essere organizzati e non scendere in campo come abbiamo fatto contro l’Atalanta, perché una sfida salvezza capita una volta ogni tanto e non si possono regalare due occasioni da gol in soli 30 secondi. Bisogna andare a Cagliari consapevoli delle nostre forze e ce la giocheremo anche se sarà una partita veramente difficile.