LA FOTONOTIZIA. Milan-Crotone (2-1): l’arbitro “generoso” e il fallo che non c’è

4 dicembre 2016, 20:06 Trasferta Libera

Il Crotone lascia San Siro a testa alta: una prestazione che non ha fatto emergere alcuna differenza tra le due formazioni e l’abissale distacco di classifica. Le offensive dei calabresi vanno oltre le aspettative e Donnarumma corre qualche rischio di troppo, nella sua area.


Partita tranquilla per il suo collega, Cordaz, che assiste solo a qualche salvataggio di Ceccherini e Ferrari, in mischia. Il brivido lo prova quando deve confrontarsi con Niang incaricato di battere un calcio di rigore, generosamente concesso dal brindisino Di Bello.

Alex Cordaz prima parla col direttore di gara per segnalare la regolarità dell’intervento sull’attaccante rossonero, poi si piazza tra i pali e resta immobile sulla linea bianca. Lapadula raccoglie il pallone per battere il rigore, ma Niang glielo strappa dalle mani e lo posiziona sul dischetto: rincorsa, destro incrociato, pallone alla destra del portiere, con traiettoria a mezza altezza, al limite del palo.

Spettacolare la risposta di Cordaz, che schiaffeggia il pallone col braccio di richiamo e tiene bloccato il risultato (1-1) fino al gol di Lapadula, realizzato al 41’ della ripresa.

Questa l’azione del presunto fallo in area di rigore del Crotone: Crisetig contrasta Lapadula, che si lascia cadere. Il direttore di gara decreta il calcio dal dischetto, su indicazione del collaboratore, mentre Di Bello era in una posizione migliore per poter vedere, rispetto all’addizionale che si trovava dalla parte opposta.

Le immagini, viste e riviste, mostrano che il difensore interviene sul pallone, difeso da Lapadula, senza commettere fallo e senza togliere meriti all’attaccante rossonero.

Giuseppe Romano