Nonostante i nostri passati rilievi sul tipico vezzo dei politici crotonesi di volere sempre primeggiare, agendo da soli, senza l’ausilio di altre persone, anche per la questione bonifica dell’ex area industriale si è innescato un simile meccanismo. Qualche consigliere comunale, riprendendo un nostro post su Facebook ha “tuonato” contro il nostro dire, affermando che il merito esclusivo, per la decisione Syndial, sia da attribuire al Sindaco Pugliese.
di Rodolfo Bava | Calabria Domani
Un merito impossibile da potergli riconoscere perché senza gli studi annuali dell’ingegnere Vincenzo Voce non avrebbe potuto inoltrare alcuna protesta valida. Basterebbe, poi, per poter fugare ogni dubbio, rifarsi testualmente a quanto scritto dalla Società Syndial: “accogliendo le istanze del territorio” e non già la pretesa “istanza del Sindaco” per potere convincere chiunque abbia una minima dimestichezza con la lingua italiana che a far decidere di cambiare idea alla Syndial siano state le negatività prospettate dall’ing. Voce.
E, perché no?, anche dal Sindaco, apprese però attraverso il can can pubblicitario del professionista in parola, coadiuvato dall’ing. Enzo Frustaci. Sull’argomento, abbiamo creduto opportuno avvicinare Vincenzo Voce al quale abbiamo sottoposto le seguenti domande:
Egregio Ing. Voce, è venuto senz’altro a conoscenza che, finalmente, è stata vinta la battaglia sul problema della bonifica. Di una vera bonifica. La Syndial ha precisato che “sono state accolte le istanze del territorio”. Vale a dire: le “Sue” istanze. Quale è il Suo stato d’animo?
Aspettiamo di conoscere il nuovo progetto e i relativi dati, ma nel frattempo dobbiamo restare con i piedi per terra. Questa della bonifica non è la “mia” battaglia, ma quella di tutta la città, E’ un nostro diritto pretendere una bonifica seria. Intanto ieri abbiamo presentato un ricorso al TAR, sottoscritto da 601 persone e 25 Associazioni, proprio contro la finta bonifica dei suoli. Nessun consigliere comunale e nessun assessore ha ritenuto di firmare il nostro ricorso. Ed è vergognoso. Adesso sembra che ci siano le prime ammissioni di Syndial, ma alcune cose non sono chiare. Perché il Ministero ha aspettato nove anni per approvare queste tecniche che non vanno bene?
Continuerà – ing. Voce – a monitorare il procedimento della bonifica, in modo che non si abbiano emissioni di “veleni” durante lo sterramento ed il carico sui camion dei rifiuti tossici?
Ovviamente, assieme agli amici delle tante associazioni sindacali e di categoria, che hanno scelto di condividere un percorso comune, per la risoluzione del problema delle bonifiche, vigileremo affinchè si prenda la strada giusta. Impiegheremo anche dieci anni, ma non perderemo tempo come abbiamo fatto sino ad oggi. Non bisogna avere paura della movimentazione dei rifiuti. Posso dirle che, da Crotone, con la chiusura di Pertusola nel 1999, nei 5 – 6 anni successivi, sono state trasportate 400 mila tonnellate di ferriti di zinco. Qualcuno ha notato o ricorda la movimentazione di tutti questi veleni? Forse nessuno. La bonifica si può fare e si deve fare in sicurezza. Questa volta siamo fiduciosi.
In merito agli interventi avutisi su Facebook, nei giorni scorsi, da parte di alcune persone vicine al Sindaco, cosa pensa?
“Qui si tratta di non avere dei riconoscimenti … A me interessa che il percorso della bonifica sia quello giusto……Direi con assoluta certezza che il Procuratore della Repubblica dott. Capoccia, in questa vicenda, avrà avuto un ruolo importante. Nelle scorse settimane ha presentato un esposto in Procura sui rifiuti interrati nel sito di Pertusola, del quale non si poteva non tenere conto… Per adesso resta il fatto che 601 cittadini hanno fatto ricorso al TAR….L’Amministrazione Comunale, come già detto, non ha voluto aderire…Ha incaricato un avvocato del Foro di Pescara che ai cittadini costerà 15.700 euro.
Meglio esimerci da ulteriori commenti per quanto riguarda la Sua battuta finale, gentile avv. Voce. Molte grazie.