A divulgare il racconto di quanto accaduto è stato sulla propria pagina social, il leader antibonifica Syndial, Vincenzo Voce che, attonito e basito rispetto a quanto avvenuto, ha così narrato gli accadimenti di cronaca: “Oggi la signora Marilisa ha chiesto garbatamente all'onorevole Flora Sculco a che titolo era salita sul palco della manifestazione pro aeroporto, visto che l'organizzazione della manifestazione aveva deciso di far salire solo ed esclusivamente i sindaci e le associazioni che avevano dato la loro adesione. La signora Marilisa le ha detto che poteva scendere e stare dalla parte dei cittadini, ma l'on. Sculco, non solo è andata via, ma ha invitato anche alcuni sindaci a farlo. Anche l'assessore Rizzo era sul palco ed ha pensato di andar via. Ribadisco che non avevano nessun titolo a restare su quel palco e tanto meno ad intervenire, ma evidentemente per l'on. Sculco e la Dottoressa Rizzo restare per una volta defilati è veramente difficile. Per questo io sto con Marilisa. Brava Marilisa!
Doveva essere una manifestazione all’insegna dell’unità e dei buoni propositi, con tutti i sindaci in fila dietro i propri gonfaloni, le sigle sindacali dietro le loro bandiere, i comitati ben in vista in quanto promotori di base delle lotte per l’immediata riapertura dell’Aeroporto di Crotone.
E, invece, poco c’è mancato che finisse in una baruffa conclusiva, dopo che sul palco gli organizzatori si sono trovati come 'cape' in testa niente di meno che l’assessore regionale all’ambiente Antonella Rizzo e la consigliera regionale Flora Sculco.
Un pandemonio di mugugni e di proteste che ha fatto letteralmente sbandare la già risicata presenza cittadina, con un sindaco di Crotone che, forte del suo pizzetto, somigliava sempre di più a un vaso di coccio, o secondo altra angolatura un guscio vuoto che stava in balia delle onde marine che gli frullavano in quel momento per la testa.
In sostanza dicono i contestatori della consigliera e dell’assessora regionali, le due politiche insieme a qualcun altro (tra questi sempre il solito ineffabile e volpino Nicodemo Oliverio, il cirotano del Pd, uomo alla corte del Presidente Mattarella, cresciuto all'ombra democristiana nei Palazzi Romani di Piazza del Gesù, che si è subitaneamente sfilato dall'incresciosa situazione in cui si era egli stesso venuto a trovare, se avesse preso in mano il microfono come qualche politicante avrebbe pattuito con lo stesso) non avrebbero rispettato i patti stabiliti nel corso di una riunione svoltasi presso la Confcommercio con il comitato che ha organizzato la manifestazione, in cui si era deciso che sul palco sarebbero saliti i sindaci e le associazioni che avevano aderito. Solo quelli non altri.
Poi la scaletta stabilita prevedeva che a parlare sarebbero stati con un breve intervento tre sindaci in rappresentanza delle province di Crotone, Cosenza e Catanzaro e tre rappresentanti di associazioni (Il Comitato Cittadino Aeroporto, Camera di Commercio e la "Collina dei Veleni").
Con sommo stupore da parte degli organizzatori si è capito subito che quel canovaccio era stato travolto e stravolto dalla prepotenza dei soliti politicanti anche se in rosa e gonnella. Sul palco prendeva posto ben in vista alle telecamere e ai fotografi l'onorevole Sculco e l’assessora Rizzo.
Marilisa, una della organizzatrici e agit-prop del Comitato evidentemente ignara di questi "cambiamenti", chiedeva con cortesia a Flora Sculco a che titolo si trovava sul palco. Non ci sarebbe stato niente di male, per una volta, stare ad ascoltare dal basso. Doveva essere la manifestazione dei cittadini, come è stato ribadito inizialmente sul palco. Il grido di dolore di Maria, un'altra delle manifestanti in piazza della Reistenza, aveva nel frattempo innervosito più di un maggiorente, prima ancora dell'intervento. Specialmente il sindaco, facente funzioni (?), Ugo Pugliese.